Fondi per i borghi. Il comune di Acri esclus0, l’amministrazione comunale insorge
Redazione
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Il comune di Acri è in graduatoria ma, almeno in questa prima fase, non riceverà nemmeno un euro perché non c’è la copertura finanziaria. Si tratta del bando regionale per i borghi che prevede per il comune di Acri un finanziamento di oltre un milione. L’amministrazione comunale, insieme a molte altre, insorge e chiede chiarimenti. «La Regione Calabria stravolge il Progetto Borghi attraverso manovre poco trasparenti”, si legge in una nota stampa a firma di molti sindaci. “Erano 359 le proposte progettuali ammesse al finanziamento per il recupero dei borghi calabresi, con un colpo di spugna é stato deciso che saranno solo 73. Non si comprende quale sia stato il criterio utilizzato - attaccano i primi cittadini - che ha permesso di stravolgere la graduatoria ed escludere quindi chi era già risultato meritevole di finanziamento. Quello che doveva essere innanzitutto un investimento culturale per l’intera Calabria, si traduce in campagna elettorale. La scellerata scelta di ribaltare il tutto ha mortificato il lavoro svolto dai singoli comuni i quali, per poter partecipare al bando, avevano impiegato tempo e risorse nella progettazione delle proposte, ma soprattutto ha arrecato ingenti danni ai tanti privati che hanno già investito in elaborazione di progetti e nell’ideazione di soluzioni, infatti il bando prevedeva anche la possibilità di ottenere il finanziamento a lavori già iniziati purché fossero adeguatamente certificati. Qualcuno dovrà rispondere alle tante iniziative imprenditoriali che nel frattempo si erano avviate al potenziamento e qualificazione di ricettività extralberghiera ed alla qualificazione delle strutture della ristorazione di qualità e del sistema dei servizi turistici. Pertanto, molti sono i comuni che si stanno adoperando per promuovere un'azione congiunta e avviare un ricorso verso quanto deciso negli ultimi giorni da parte dell’attuale Presidente f.f. Spirlì».
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PUBBLICATO 23/12/2020 | © Riproduzione Riservata
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