OPINIONE Letto 2141  |    Stampa articolo

Ma il Commissario c'è?

Foto © Acri In Rete
Vincenzo Rizzuto
condividi su Facebook


Dopo vari ‘esperimenti’ non ‘in vitro sed in corpore vivo’, portati avanti con la nomina di più Commissari mal riusciti, la povera, derelitta sanità calabrese è stata affidata ancora ad altro Commissario di cui, però, fino ad oggi non si avverte alcuna presenza fattiva nell’ambito del tessuto sociale, martoriato non solo dal Covid ma dalle carenze di sempre: poliambulatori chiusi o del tutto mal funzionanti, ospedali chiusi o del tutto carenti di personale e di attrezzature adeguate; per non parlare di apparecchiature, come risonanze, tac, ecografi, spesso comprate e lasciate inutilizzate come avviene, per esempio, nell’ospedale di Acri, dove tac e risonanza stanno accese notte e giorno senza erogare alcuna prestazione per mancanza di personale addetto.
Una situazione davvero kafkiana, che ogni giorno butta nella disperazione più nera migliaia di persone, bisognose di cure e di attenzione che non riescono a trovare da nessuna parte nelle strutture pubbliche, e che solo in parte riescono ad avere nelle strutture private convenzionate e non, previo naturalmente esborso continuo di danaro che non tutti si possono permettere.
E così, quando la tasca del calabrese è vuota, si rinuncia alle visite, alle analisi, alla prevenzione e alle medicine, e si tira a campare alla meno peggio, affidandosi al ‘Padreterno’, che, quando non è possibile il miracolo, risolve il problema aprendo le porte del Paradiso!
Da noi in Calabria, da decenni, da sempre, ci si deve affidare al ‘santo’; non c’è Commissario che tenga, che apra gli occhi sullo sfacelo che ovunque dilaga, fatto di ruberie con le quali oltre il 70% dell’intero bilancio regionale viene dilapidato in una sanità folle, volutamente lasciata nelle mani di ‘grassatori’, che ad ogni passo prelevano il ‘pizzo’ come ‘Ghino di Tacco’, altro toscanaccio di Siena, immortalato da Dante nel VI canto della Commedia.
Siamo stanchi e non ci rimane che chiedere a tutti di lanciare almeno un grido corale di dolore, di ululare come fa il lupo nelle notti insonni, senza aspettare ancora altri santoni, altri salvatori della patria, altri super commissari, di cui spesso, troppo spesso, da noi, non si riesce ad intravvedere neppure le vere sembianze.
E allora?,“ Voglio ululare forte al vento come lupo mannaro alla tormenta...” (versi da Fiori di pietra).

PUBBLICATO 12/02/2021 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1914  
Emozione e partecipazione al Passaggio della Campana del Kiwanis Club Città di Acri
In una splendida domenica di ottobre, calda e luminosa, nella suggestiva cornice del Ristorante Romano, si è svolta la cerimonia del Passaggio della Campana del Kiwanis Club Città di Acri, che ha sanc ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 363  
Perché si deve fare studiare Pasolini
2 novembre 1975-2 novembre 2025. E' passato mezzo secolo dalla morte di Pier Paolo Pasolini. Per i meno giovani fu un evento devastante. La tragica fine di un uomo di pensiero che riusci', ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 2486  
Quando a vincere è lo Sport vero
Andare Marsala non è proprio una passeggiata, occorrono sette ore piene di viaggio. Dopo una trasferta così lunga, perdere una partita di Calcio a 5 per un gol arrivato a ventitré secondi dalla fine f ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 738  
ASD Virtus Acri - Rocca di Neto: 0 - 2
Brutta sconfitta casalinga per gli uomini del presidente Terranova, che lasciano l’intera posta in palio alla squadra allenata dall’ex Caligiuri, complice anche un arbitro apparso in giornata negativa ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1951  
L'ass. Giuseppe nel Cuore dona nuovi televisori al reparto di medicina del Beato Angelo d'Acri
Grazie alla straordinaria generosità dimostrata dai partecipanti all’evento benefico “X Memorial Giuseppe Reale”, tenutosi lo scorso 6 agosto presso lo stadio “Pasquale Castrovillari” di Acri, l’Assoc ...
Leggi tutto