OPINIONE Letto 1618  |    Stampa articolo

Olè

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
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A leggere le prime pagine di tutti i “grandi” giornali o gli articoli di quei giornalisti con la lingua più lunga della cravatta, eravamo convinti che con l’arrivo di super Mario, ci sarebbe stata un’autentica “rivoluzione”. Quella che avrebbe portato a galla tutta l’insensatezza delle misure adottate da Conte, Premier notoriamente brutto, sporco e cattivo.
Ovviamente, sono quei giornali “vampiro” che continuano a succhiare ancora milioni di euro di soldi pubblici, grazie alla proroga al taglio sull’editoria rinviato fino al 2023 proprio da Draghi.
A sentir loro, le cose sarebbero andate così:
- niente più DPCM;
- niente più l’Italia divisa con i colori;
- niente più chiusure per ristorati, piscine, palestre e centri estetici;
- niente più divieti di mobilità tra le Regioni;
- niente più rinunce ai soldi del MES;
- niente più Recovery Plan scritto con i piedi. (riscritto da Super Mario in persona);
- niente più discriminazione per il Sud;
- niente più Pasqua in casa.
- niente più cinema e teatri chiusi;
- niente più ritardi nei ristori.

Ora, nonostante tutte le prime pagine, e decine di articoli estasiati che hanno sommerso Mario Draghi di inchiostro e bava, le nuove misure non solo sono uguali alle precedenti, ma alcune sono state addirittura inasprite.
Ad esempio, i “famigerati” DPCM, sono rimasti. Tra l’altro, la Corte Costituzionale li ha dichiarati in linea con la Costituzione.
Con buona pace quindi di tutta la ciurma di costituzionalisti da bagnomaria, che hanno vomitato inesattezza a raffica.
L’Italia, contrariamente a quanto si diceva, è rimasta divisa a colori, in alcuni casi gli stessi sono stati “rafforzati”. Piscine, palestre, centri estetici restano ancora chiusi. Chiudono, nei giorni prefestivi e festivi, persino i Centri Commerciali.
Cosi come, per allinearsi al nuovo DPCM, devono chiudere i ristoranti anche a mezzogiorno.
Possibile che adesso va tutto bene e nessuno si lamenti? Strano.
Persino il Recovery Plan non sarà scritto da Draghi, ma (udite, udite!!) il Governo dei migliori si è affidato a una “chiacchierata” società Americana. I giornaloni che cosa dicono? Niente!
Pasqua e pasquetta la faremo a casa? Bene, tutti muti! Il Sud diventa protagonista?
Forse, intanto però il Ministro per il Mezzogiorno Mara Carfagna (sia sempre lodata!) è stata esclusa dal comitato green e digital, funzionale in chiave Recovery plan. Però nessuno ha aperto bocca.
Infine i ristori, pur essendo già stanziati ben 32 miliardi al momento, restano al palo. Tuttavia, nessuna protesta.
L’annunciata rivoluzioni che fine ha fatto, dunque? al momento non pervenuta!
Discorso a parte meritano invece i due “cazzari” legati dal comune nome evangelico.
Quello verde, con la sua ben nota coerenza e in felpa d’ordinanza, prima pretendeva l’immediata l’apertura di tutte le attività.
Oggi, indossato il saio francescano, predica nel sacro nome di Mario l’immediata chiusura di tutti. I commercianti ringraziano il frate cappuccino augurando commossi “ pace e bene ”.
Il cazzaro toscano, abile “stratega” della politica, è riuscito nella doppia impresa di impresa di far ritornare il Italia Erico Letta e di farlo eleggere all’unanimità Segretario del PD, ed è ormai sparito dalle prime pagine di tutti i giornali.
Quando non è impegnato a intervistare pericolosi Principi, conduce, sulla sua pagina social una personale “battaglia” in favore di Draghi.
Scrive quotidianamente post che puntualmente ricevono valanghe di insulti e commenti ironici, ma lui non demorde.
A chi lo “sfancula”, toglie la possibilità di fare commenti ai post successivi continuando ad andare avanti a testa bassa, come un toro davanti al drappo rosso del torero.
Daje Mattè! Ormai sei un mito, Olè!!


PUBBLICATO 17/03/2021 | © Riproduzione Riservata





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