Incontri
Franco Bifano
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La giornata è afosa. Il caldo è appiccicoso come quella vecchia carta moschicida, ormai divenuta introvabile, come le mosche quest’anno.
Anche per questo, con Nello Serra ci siamo dati appuntamento in serata confidando in un poco di aria più fresca. Sono le 19:00 quando imbocco la strada che porta alla Cooperativa “Don Milani”. Il tratto da percorrere rispetto alla via principale non è lunghissimo. Tuttavia, il percorso è sterrato e si presenta tutto in salita. Con qualche leggera difficoltà, comunque si sale. Con me c’è Emilia. Ѐ già stata qui, quando faceva le elementari: era venuta insieme a tutta la classe a vedere come si coltiva il baco da seta. A distanza di tanti anni, è curiosa di scoprire come sono cambiate le cose. All’arrivo ci vengono incontro tre cagnolini. Il più grande sembra diffidente, comunque non ha un aspetto bellicoso, infatti si avvicina scodinzolando amichevolmente. La struttura principale della cooperativa è stata ampliata rispetto a come la ricordavo. Di nuovo c’è anche un gazebo circolare, bello quanto grande, comunque in armonia con il contesto. “Ѐ stato costruito con i soldi del concorso al quale abbiamo partecipato non molto tempo fa e che abbiamo vinto grazie al sostegno avuto dalla città, da tutti quelli che ci vogliono bene” mi dice Nello, che nel frattempo ci ha raggiunti. “Siamo riusciti anche a recintare quasi l’intero perimetro” aggiunge. C’è tutto un mondo di alberi da frutto, di piante e di erbe da scoprire. Chiedo di poter dare un’occhiata. Naturalmente Nello accetta e precisa subito “Qui la chimica non entra, il rispetto dell’ambiente per me è fondamentale”. Non potrebbe essere diversamente considerato che quasi tutto quello che la cooperativa produce viene consumato all’interno della stessa, in una sorta di economia circolare. Una parte, invece, viene lavorata artigianalmente e messa in vendita. Si possono, quindi, acquistare confetture di more di gelso, pere, ciliegie, mele e persino more di rovo selvatiche. Un mercato di nicchia per i fortunati consumatori che apprezzano la qualità. Il ricavato, naturalmente, contribuisce al sostentamento della cooperativa stessa. Durante il percorso Nello ci mostra tutti (ma proprio tutti!) i tipi di piante messe a dimora e di erbe che incontriamo nei diversi itinerari. Alcune di quest’ultime sono rare, altre antiche, comunque tutte utili in quanto officinali. Quando mi racconta delle loro proprietà e di come vengono utilizzate, lo fa con l’entusiasmo di un adolescente e la consapevolezza di un adulto, difficile non stupirsi. Mostrandomi l’Achillea, ad esempio, mi dice che unendola ad altre piante loro ne ricavano una pomata naturale - priva quindi di pericolosi conservanti chimici - che allevia il dolore in quanto possiede proprietà antinfiammatorie. Il primo ad averla sperimentata è proprio lui insieme agli anziani ospiti della cooperativa. L’epilobio è, invece, una pianta dal colore intenso. Qui ne ricavano una tisana che è un toccasana per le prostatiti. La “Don Milani” ha molte potenzialità di crescita. Nello, guardandomi mi dice con orgoglio: “I nostri prodotti - confetture di frutta, pomate, tisane - sono tutti privi di pesticidi e di diserbanti o di altra roba chimica. Sono fiducioso perché abbiamo sempre molte richieste, anche da chi non vive più da tempo nella nostra città”. A proposito di prodotti naturali, camminando siamo arrivati sotto un magnifico albero di Gelsi. Da bambino mi arrampicavo fino alla cima per raccogliere i frutti più maturi. Non è più il caso di farlo ora, ma Nello permettendo io ed Emilia non ci limiteremo solo a guardarli. ![]() ![]() ![]()
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PUBBLICATO 31/07/2021 | © Riproduzione Riservata

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