OPINIONE Letto 1162  |    Stampa articolo

La forza dell’arma più debole: il sorriso

Foto © Acri In Rete
Padre Leonardo Petrone
condividi su Facebook


Chesterton era chiaramente per la risata perché”ha qualcosa di comune con gli antichi venti della fede e dell’ispirazione: essa disgela l’orgoglio e stura la segretezza, induce a dimenticare se stessi, ecco è qualcosa a cui non si può resistere”. Migliore della risata fragorosa è il sorriso che non nasce dalla bocca, ma dagli occhi, infatti per scoprire l’intensità del sorriso guardiamo l’altro negli occhi. Per ridere basta poco, sorridere è più faticoso, per strappare un sorriso ci vogliono parole che nascono nel cuore e suscitano melodie che fanno vibrare il cuore. La risata può essere cinica, forzata, di scherno. Anche il sorriso a volte è di circostanza,allora è freddo e raffredda l’ambiente, spegne la gioia. Vale la pena soffermarsi sulla bellezza di scegliere come affrontare la vita, che non è questione di come mi sento, ma di cosa scelgo per meglio vivere. In questo caso va bene .partire con doppia dose di speranza. La prima cosa bella che promana l’uomo equilibrato è la gioia, chi appartiene a Dio sa sorridere. Scendendo in profondità si può affermare che la scelta della felicità non dipende da noi, spesso siamo invasi da tristezza. Incontrando un bambino la prima cosa che guardiamo è il suo sorriso. Stessa cosa fa Dio con noi: aspetta con pazienza il nostro sorriso ogni giorno. In chi sorride c’è fede e c’è speranza, per queste siamo amati, e sulle labbra si disegna il sorriso e, come per incanto, gli occhi sono luminosi, persino il pericolo non spaventa. E’ sempre piacevole trattare con i bambini che sprizzano gioia e si tratta anche volentieri con le persone che sanno manifestare gioia e ne hanno il cuore che trabocca. Certo la felicità è contagiosa, trova Dio là dove sta: sul lavoro, in famiglia, nel proprio presente, trova nel cuore le risorse per radicare la gioia dentro di sé con la colla della speranza,quella che non delude. E’ lodabile il desiderio di Giovanni Rodari: “Vorrei una botteguccia dove vendere solo speranza, speranza a buon mercato. Per un euro ne darei quanto basta per sei. Alla povera gente, che non ha il necessario per comprare, darei tutta la mia speranza senza nulla pagare”. Il sorriso serve a trasformare le relazioni col prossimo, esso è sole che sfolgora nell’anima , e chi è portatore di sorriso è seminatore di gioia. Non costa niente, ma crea molto, non si chiede in prestito né si ruba. Colui che non sa sorridere è il maggiore bisognoso di un sorriso. Termino con il grande Virgilio: “per conoscere bene tua madre,leggi bene il suo sorriso”, perciò il volto del bambino è sorridente quando vede la madre che si avvicina. E’ sorriso quel leggero e delicato movimento della bocca e degli occhi che desta piacere. I sorrisi più belli della vita: quello di una bella bambina, quello di due innamorati.Il sorriso è sole che sfolgora nell’anima e all’esterno diventa gioia che persiste. Un caldo sorriso non viene raffreddato neppure dal vento di tramontana.

PUBBLICATO 29/11/2021 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

CULTURA  |  LETTO 227  
A proposito del Collegio di Sant’Adriano: ecco cosa scrive Anselmo Lorecchio
Usa la locuzione latina “ab imis” il giornalista Anselmo Lorecchio (1843.... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1259  
Sogno '95
Acri è come un sogno, che ci si arrivi dalla strada della frana o dalla galleria, benvenuti nella città di Sant’Angelo, il centro si stende sonnolento fra il verde e l’azzurro del cielo che copre le s ...
Leggi tutto

FOCUS  |  LETTO 1906  
Focus. Fiori e piante. Passione, formazione e innovazione
Non solo ha deciso di restare ad Acri ma Francesca Orfello ha rinnovato la sua attività che le sta dando molte soddisfazioni. Ama definirsi fiorista, un lavoro che porta avanti con passione, cura, for ...
Leggi tutto

CURIOSITA'  |  LETTO 252  
Charles Didier in tour nei primi anni dell’ottocento a San Demetrio e in altri paesi
“Io partii da Corigliano un bel mattino d’autunno; lasciando a malincuore le sue torri feudali, il suo triplice acquedotto, le sue boscaglie d’arancio, m’avviai verso le colonie albanesi di San Demetr ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 1092  
I nostri venti anni con le borse di studio
Nel 2004, era il mese di marzo, precisamente il 24, al giovane Gianluca Garotto, dottore in scienze politiche, viene in mente un’idea risultata essere poi vincente. Quella di creare un sito internet c ...
Leggi tutto