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Polli allo spiedo

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
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A volte, mi chiedo se c’è qualcuno che si prende cura della comunicazione per conto dell’amministrazione comunale, oppure è tutto un “fai da te”. E’ naturale chiederselo, considerato che i comunicati stampa che vengono inviati ai mezzi di informazione contengono spesso, a mio parere, una buona dose della sindrome di Tafazzi. Quel tizio strampalato che si dava in continuazione delle vigorose bottigliate sui genitali.
Un esempio ne è il comunicato che ha fatto seguito alla questione sollevata riguardo alla    possibile chiusura, fino al 10 di dicembre, del Centro vaccinale ubicato a Palazzo SanseverinoFalcone.
In merito l’amministrazione ha  scritto: “Nessun servizio  è stato interrotto tant’è che la campagna vaccinale prosegue con l’ausilio dell’Esercito e, se necessario, con una nuova localizzazione che l’amministrazione comunale ha già individuato” (ah però!).
Non soddisfatta, aggiunge persino il carico da undici  “si tratta nella maggior parte di terze dosi ragion per cui non rivestono carattere di d’urgenza…” Come no!
Se le prime risultano essere affermazioni disinvolte, le seconde sono addirittura temerarie.
Per capirci: come si può parlare di non urgenza   proprio mentre i contagi sono in aumento e il reparto Covid dell’Annunziata di Cosenza è al limite della capienza e  i reparti di terapia intensiva sono entrati in allarme?
Senza contare che si sta cercando in tutti i modi di incentivare la vaccinazione anche in vista del sei dicembre, quando entreranno in vigore misure più stringenti per chi non ha il  Green Pass.
Del resto, a confermare che il comunicato della Amministrazione fosse quantomeno incauto ci ha pensato nientemeno che la stessa Amministrazione.
Infatti, il giorno successivo annuncia di voler far scendere  in campo “l’artiglieria pesante”, che come nel film il Gladiatore, è pronta a “scatenare l’inferno” inoculando vaccini fin dal primo dicembre e senza nemmeno la seccatura della prenotazione. Wow!
Un vero e proprio blitz che sfugge persino all’apposita piattaforma che continuava a dare venerdì 10 dicembre come primo giorno disponibile per la vaccinazione.
Intendiamoci, che le vaccinazioni proseguano a pieno ritmo non solo è positivo ma indispensabile.
Tuttavia, voler far credere che “accelerazione” imposta fosse programmata appare ardito.
E’ vero che considerato il periodo siamo disponibili a credere a Babbo Natale, ma non conviene esagerare.  
Nella polemica che ha fatto seguito, è finita la Manifestazione “Assaporagionado”.
E’ evidente che   con un minimo di programmazione e di buon senso non ci sarebbe stato spazio per nessuna discussione.
 “Assaporagionando” è un format efficace che andrebbe incentivato.
Non va dimenticato che nel tempo una visione politica miope ha cercato di minarne le fondamenta senza riuscirci, ma “regalandola” per anni ad altri Comuni più avveduti. Quella stessa politica che poi magari  “farnetica” sulla valorizzazione del territorio, delle imprese e dei prodotti locali, con la stessa coerenza e credibilità che ha un pollo allo spiedo riccamente speziato.

PUBBLICATO 02/12/2021 | © Riproduzione Riservata





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