OPINIONE Letto 2999  |    Stampa articolo

Ricordando Pierino Sammarro

Foto © Acri In Rete
Vincenzo Rizzuto
condividi su Facebook


Era il 1956 quando a Casalicchio, in un freddo stanzone del vecchio palazzo Azzinnari, insieme a Pierino e ad altri compagni frequentavamo la prima Media.
In quell’anno c’era stato un sensibile aumento di iscrizioni e le aule del vecchio stabile, sempre a Casalicchio, dove da sempre era ubicata la scuola, non riuscivano più a contenere tutte le classi. Il Comune così aveva preso in fitto quello stanzone dove facevamo scuola, ricordo, intirizziti dal freddo. Alla prof.ssa di lettere Femìa, proveniente dalla Piana di Gioia Tauro, avevano dato un braciere con ‘quattro carboni’ accesi, e lei, generosamente, non sentendosela di ‘godere’ di quel poco, insignificante calore sotto la cattedra, lo metteva a disposi-zione di tutti collocandolo in mezzo alla classe!
Ebbene, io e Pierino, che eravamo i più grandi dell’intera classe, gli ‘anziani’, perché viaggiavamo con quattro o cinque anni di ritardo, dopo qualche mese di frequenza, di fronte alla neve e al ghiaccio di un rigidissimo mese di gennaio, una mattina convincemmo tutta la classe a non entrare, facemmo sciopero per chiedere un po’ di calore, fra l’altro io soffrivo di fastidiosissimi geloni, e non ero il solo. Quel freddo cane era insopportabile, anche perché eravamo costretti a stare fermi tra i banchi per mezza giornata a sentire la prof.ssa che declinava ‘rosa, rosae’, o il prof. di matematica che alla lavagna nera di ardesia scriveva col gesso esercizi di aritmetica; in quei momenti Pierino, mio compagno di banco, si dilettava a disegnare con la matita il quadrifoglio e altre figure con una bravura innata, che io gli invidiavo.
Sì, Pierino già allora era un artista non solo nel disegno, come ha poi da adulto dimostrato suonando da autodidatta il pianoforte e altri strumenti, eseguendo sculture di pregio, o facendo l’ebanista provetto in Francia, dove finì per emigrare e mettere radici pro-fonde, anche se alla fine il suo carattere inquieto, sensibilissimo e sempre alla ricerca di se stesso, aveva finito per farlo rientrare nuovamente nei luoghi natii. Con lui, di tanto in tanto, mi sono sempre rivisto con grande, reciproco piacere.
Ci abbracciavamo ogni volta, scambiandoci sguardi carichi di signi-ficati profondi: di Pierino mi piacevano assai quei sorrisi penetranti e quella voce baritonale, che faceva eco nel profondo dell’anima, specie quando si accompagnava a sottili ironie di cui era maestro.
Ora che il mio caro compagno Pierino non c’è più, mi sento più solo, più esposto alle intemperie della vita; mi manca quel portamento distinto, quel modo serio e nello stesso tempo scan-zonato di porsi di fronte alla vita, segno di grande equilibrio.
Addio, mio caro compagno e amico!

PUBBLICATO 21/12/2021 | © Riproduzione Riservata



L'offerta informativa di Acri In Rete restera' gratuita, senza barriere digitali che limitino l'accesso a notizie, inchieste e approfondimenti.
Se credi in un giornalismo libero, indipendente e impegnato a dire la verita', la tua donazione puo' diventare un sostegno concreto alle nostre battaglie.
La tua donazione sara' davvero una (bella) notizia.











Ultime Notizie

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 1931  
C’è ancora speranza per Acri
Sebbene le giornate sono corte, il pomeriggio è ancora illuminato dall’ultimo sole. Vago a piedi senza meta per le vie centrali di Acri. È bello prendersi anche solo una mezzora e dedicarla a sé stess ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 1907  
No, grazie
Sinistra Italiana ha risposto alle lusinghe del sindaco Capalbo; no, grazie. Il.... ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 1877  
L'incredibile viaggio di Angelo e Matteo, l'amore per i rossoneri annulla le distanze
Molti seguono il Calcio a cinque per curiosità come nuovo appuntamento sportivo del sabato, altri invece lo portano nel cuore come un legame profondo. Per quanto il futsal nella nostra comunità sia an ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 2530  
L'occasione mancata: i cimiteri di Acri restano in stato di abbandono dopo il bando perso
Nei giorni scorsi ognuno di noi ha sentito il bisogno di recarsi al cimitero per porgere un saluto ai propri cari defunti. Un gesto che travalica l'obbligo della tradizione rappresentando un momento i ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1441  
Esposto sul fenomeno del randagismo ad Acri: basta scaricabarile e falsi comunicati, serve azione concreta
Il sottoscritto ha presentato oggi un esposto agli organi competenti, al Sindaco e all’Assessore delegato alla materia igiene e randagismo del Comune di Acri, in merito al sopraelencato fenomeno. Si ...
Leggi tutto