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Giornata della Memoria. Il campo ed il museo di Ferramonti

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Redazione
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Non solo oggi, giornata della Memoria, ma anche in altri giorni dovremmo visitare il campo ed il Museo di Ferramonti situati nel comune di Tarsia ed a pochi metri dallo svincolo autostradale Tarsia sud. Aperto nel giugno del 1940, Ferramonti fu il più grande campo di concentramento fascista italiano. Vi furono internati ebrei stranieri presenti sul territorio italiano, ebrei italiani, antifascisti italiani e stranieri, gruppi di cinesi e profughi politici. Il campo fu sgomberato nel settembre 1945 e chiuso definitivamente il 5 dicembre 1945. Ferramonti era una contrada paludosa e malarica del comune di Tarsia. Dovendo il governo fascista costruire dei campi di internamento per Ebrei stranieri e per tutti i cittadini di paesi nemici rimasti in Italia, si fece in modo che la scelta della loro collocazione ricadesse nei suoi cantieri di bonifica in modo da utilizzare le strutture già presenti e ottenere il monopolio nello spaccio alimentare. Vi transitarono circa 3000 internati. Il Campo si estendeva su un’area di 16 ettari ed era composto da 92 baracche di varia dimensione, molte delle quali con la classica forma ad “U” e forniti di cucina, latrine e lavabi comuni. Il Museo è stato inaugurato nel 2004 con l’intento di conservare l’identità e la memoria storica, nonché preservare e diffondere il patrimonio storico, del campo di concentramento. Raccoglie la documentazione sugli anni di attività del campo. Le sale espositive sono ubicate nell’area un tempo riservata all’amministrazione del Campo. All’interno dell’area del Museo è possibile visitare la sala del plastico, ricostruzione in legno che mostra la grandezza in scala del Campo e dei suo 16 ettari di estensione. In questa sala, oltre un percorso documentale che mostra come si è arrivati alla costruzione del campo, è possibile approfondire la tematica della promulgazione delle leggi razziali in Italia ad opera del regime fascista nel 1938. Le Sezioni del Museo sono costituite da: sala del plastico; due sale per la Mostra documentaria permanente e due sale per esposizioni temporanee; la sala espositiva dedicata a Michel Fingesten; la Biblioteca Gustav Brenner, con documenti in forma cartacea e multimediale; l’Archivio, con documenti in forma cartacea e multimediale; la sala multimediale; la sala conferenze; due stanze adibite a uffici/segreteria; spazi comuni adibiti ad emeroteca, gadget, oggettistica, servizi editoriali, caffetteria. La prenotazione per la visita guidata è obbligatoria, inviando una mail a ferramonti@comune.tarsia.cs.it, o collegandosi al sito web compilando l’apposito modulo presente sul sito internet. Il Museo è una tappa importante per storici e semplici cittadini ma anche luogo per seminari e dibattiti.

PUBBLICATO 27/01/2022 | © Riproduzione Riservata



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