STORIA Letto 1533  |    Stampa articolo

Giornata della Memoria. Il campo ed il museo di Ferramonti

Foto © Acri In Rete
Redazione
condividi su Facebook


Non solo oggi, giornata della Memoria, ma anche in altri giorni dovremmo visitare il campo ed il Museo di Ferramonti situati nel comune di Tarsia ed a pochi metri dallo svincolo autostradale Tarsia sud. Aperto nel giugno del 1940, Ferramonti fu il più grande campo di concentramento fascista italiano. Vi furono internati ebrei stranieri presenti sul territorio italiano, ebrei italiani, antifascisti italiani e stranieri, gruppi di cinesi e profughi politici. Il campo fu sgomberato nel settembre 1945 e chiuso definitivamente il 5 dicembre 1945. Ferramonti era una contrada paludosa e malarica del comune di Tarsia. Dovendo il governo fascista costruire dei campi di internamento per Ebrei stranieri e per tutti i cittadini di paesi nemici rimasti in Italia, si fece in modo che la scelta della loro collocazione ricadesse nei suoi cantieri di bonifica in modo da utilizzare le strutture già presenti e ottenere il monopolio nello spaccio alimentare. Vi transitarono circa 3000 internati. Il Campo si estendeva su un’area di 16 ettari ed era composto da 92 baracche di varia dimensione, molte delle quali con la classica forma ad “U” e forniti di cucina, latrine e lavabi comuni. Il Museo è stato inaugurato nel 2004 con l’intento di conservare l’identità e la memoria storica, nonché preservare e diffondere il patrimonio storico, del campo di concentramento. Raccoglie la documentazione sugli anni di attività del campo. Le sale espositive sono ubicate nell’area un tempo riservata all’amministrazione del Campo. All’interno dell’area del Museo è possibile visitare la sala del plastico, ricostruzione in legno che mostra la grandezza in scala del Campo e dei suo 16 ettari di estensione. In questa sala, oltre un percorso documentale che mostra come si è arrivati alla costruzione del campo, è possibile approfondire la tematica della promulgazione delle leggi razziali in Italia ad opera del regime fascista nel 1938. Le Sezioni del Museo sono costituite da: sala del plastico; due sale per la Mostra documentaria permanente e due sale per esposizioni temporanee; la sala espositiva dedicata a Michel Fingesten; la Biblioteca Gustav Brenner, con documenti in forma cartacea e multimediale; l’Archivio, con documenti in forma cartacea e multimediale; la sala multimediale; la sala conferenze; due stanze adibite a uffici/segreteria; spazi comuni adibiti ad emeroteca, gadget, oggettistica, servizi editoriali, caffetteria. La prenotazione per la visita guidata è obbligatoria, inviando una mail a ferramonti@comune.tarsia.cs.it, o collegandosi al sito web compilando l’apposito modulo presente sul sito internet. Il Museo è una tappa importante per storici e semplici cittadini ma anche luogo per seminari e dibattiti.

PUBBLICATO 27/01/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

POLITICA  |  LETTO 1060  
Regionali. Ecco i candidati estranei al territorio che intercetteranno consensi
Oltre a Capalbo Pd ), Vigliaturo ( Udc ), Turano ( Sinistra Italiana ) e... ...
Leggi tutto

I PENSIERI DI PI GRECO  |  LETTO 547  
Sull'avvenire delle nostre scuole
Anche nel borgo fra le montagne la scuola riparte. Lasciamo stare la retorica, le frasi fatte e i copia e incolla. E' una partenza difficile per tutto quello che ci circonda. ...
Leggi tutto

NOTA STAMPA  |  LETTO 1289  
Buon anno scolastico
Agli studenti ai docenti, ai Dirigenti scolastici, al personale ATA e alle famiglie, desidero augurare, insieme al sindaco e all’amministrazione comunale, un buon inizio di anno ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 283  
Domenica in Accademia ritorna il pianista bulgaro Ivan Donchev
Dopo il successo del primo appuntamento, torna all’Accademia Amici della Musica di Acri il pianista bulgaro Ivan Donchev, protagonista dell’integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Ludwig van Beeth ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 889  
Il bello della democrazia
In Calabria le elezioni sono ormai imminenti. In questi giorni la campagna elettorale entra nel vivo. Diversi (ma nemmeno tanto) i volti e solite promesse. La gente come sempre si divide. C’è chi cred ...
Leggi tutto