OPINIONE Letto 2025  |    Stampa articolo

Il muro di gomma

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


Gli studenti tornano in piazza. A distanza di due settimane dalla scomparsa del diciottenne Lorenzo Parelli, provano a far sentire la loro voce.
Ricordano Lorenzo, la cui assurda morte ha riportato al centro dell’attenzione le troppe criticità dell’Alternanza scuola-lavoro insieme alle insidie mortali alle quali, in alcuni casi, vengono esposti  i ragazzi mentre effettuano il tirocinio per accumulare crediti formativi.
Il disagio che li avvolge si fa sempre più crescente, chiedono di essere ascoltati.
Dopo un anno di DaD e uno  di DID a singhiozzo, non nascondono le difficoltà vissute sul piano didattico. Ora denunciano la mancanza di mezzi adeguati e di spazi per socializzare, criticano le prove scritte previste nei prossimi esami di maturità.
Vorrebbero che fossero più in linea con la difficile realtà vissuta.
Se da una parte il Presidente Mattarella in Parlamento (quindi nel deserto) ha detto che “ è  un dovere ascoltare la voce degli studenti preoccupati per il loro futuro”, dall’altra, con una dichiarazione al limite del temerario, la  Ministra Lamorgese  ha  giustificato  le manganellate verso gli studenti parlando di “cortei infiltrati da chi cercava disordini”. Continua invece  ad essere imbarazzante il silenzio del Ministro Bianchi che sembra il bell’addormentato. Siamo proprio sicuri che sia adeguato come Ministro dell’Istruzione?
La pandemia non solo ha stravolto la vita dei nostri ragazzi, ma li ha resi anche più fragili.
Un adolescente su quattro ha sintomi di depressione, uno su cinque sintomi di ansia (studio condotto sui 80.000 giovani).
Tuttavia, la situazione per quanto intricata, non sembra aver minato il loro coraggio. Così, scendono in piazza con la speranza di trovare quell’ascolto al quale avrebbero diritto e di cui sentono il bisogno.
Eppure,  la loro vivacità non solo non viene   adeguatamente ripagata, ma spesso deve fare i conti con   i manganelli dalla polizia troppo frettolosamente usati, come è successo a Roma.      
Insomma, gira che ti rigira, questi ragazzi si ritrovano a vivere, loro malgrado,, un presente maledettamente complicato e un futuro a dir poco incerto. Portano in piazza tutto il loro malessere, le loro paure, rivendicano i loro diritti, chiedono sostegno, ma devono fare i conti con il muro di gomma della nostra indifferenza.

PUBBLICATO 05/02/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 1029  
Demolition derby
Quella che il popolo calabrese si accinge a vivere, a partire dall’imminente presentazione delle liste per l’elezione del Presidente della regione e relativo consiglio, si è già largamente preannuncia ...
Leggi tutto

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 1726  
Lettera di una mamma ad un figlio che parte
Ciao figlio mio, chi ti scrive oggi è mamma Calabria. Mi perdonerai se certe cose ho preferito scrivertele anziché avere il coraggio di dirtele di persona. Sono troppo vecchia e stanca, ma eppure mai ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2507  
Acri penalizzata per raggiungere Cosenza
L’ammodernamento della linea ferroviaria Cosenza-Sibari ha... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 5581  
Il pozzo è inquinato?
Ipse dixit: Acri è cambiata in tutto e in meglio!!! Tanto tuonó che alla fine piovve. È stato un autentico diluvio di parole e i cittadini ne avranno, finalmente, piacere perché pare che il sig. Sinda ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 1280  
Verso le regionali. Ecco come andò nel 2021. Pd primo partito, Tenuta il più votato
Si vota il 5 e 6 ottobre. Nel 2021 furono poco più di 9mila i votanti ( 44,6 % ). Il Pd risultò essere il primo partito ( 1800 voti ) a seguire Forza Italia ( oltre 1000 ), Coraggio Italia ...
Leggi tutto