OPINIONE Letto 3156  |    Stampa articolo

A calci in culo

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


All’Istituto ’“Valentini- Maiorana” di Castrolibero, quaranta chilometri da Acri e a sei da Cosenza, da giorni ci sono gli studenti in rivolta. I ragazzi hanno occupato la Scuola con l’intento di far accendere i riflettori sul comportamento scorretto tenuto da alcuni docenti che, a quanto dicono, effettuavano molestie sessuali nei confronti di alcune alunne.
Trovo pazzesco che abbiano dovuto ricorrere ad un gesto così plateale ed estremo come l’occupazione per riuscire ad avere attenzione.
Eppure, si tratta di fatti molto gravi: possibili molestie sessuali ai danni di adolescenti all’interno di una scuola. Il solo sospetto  avrebbe dovuto far attivare, in via precauzionale, una “rete di protezione” verso le potenziali vittime e, contestualmente, far partire indagini serie per inchiodare alla loro responsabilità eventuali colpevoli. Perché questo elementare principio di cautela non è stato applicato? Si voleva forse coprire eventuali tali "eruditi"? Solo questo o c’è dell’altro?
Magari non è un caso che proprio in questo stesso Istituto   qualche mese fa un alunno quattordicenne ha rischiato la vita, perché  picchiato selvaggiamente all’uscita, davanti ai cancelli, senza che nessuno muovesse un dito in sua difesa, neppure per allertare le forze dell’ordine.
Quindi, non si tratta solo di presunte molestie sessuali, ma anche di un grave fatto di bullismo. Due reati sconcertanti commessi nella stessa scuola, luogo deputato non solo a fornire competenze, ma per insegnare rispetto e formare coscienze critiche a giovani che si affacciano al futuro. Davvero c’è da complimentarsi in primis con  la Dirigente Scolastica , ma anche per i Docenti.
A proposito, possibile che all’interno di una comunità scolastica nessuno abbia percepito il disaggio che certamente tormentava da tempo gli studenti? Difficile crederlo! Comunque sia, c’è da chiedersi qual è il grado di sensibilità degli insegnati, evidentemente incapaci di predisporsi, con la dovuta attenzione, all’ascolto dei loro studenti. 
Il Ministro Bianchi ha mandato gli Ispettori. Si spera che non sia un gesto alla Ponzio Pilato, tanto per lavarsene le mani. Eventuali responsabilità vanno accertate fino in fondo. Ai genitori, scesi anche loro in campo, tocca il compito di vigilare! La scuola deve essere un luogo sicuro, al di sopra di ogni sospetto.  Deve essere chiaro a tutti che se c’è qualcuno che ha fatto finta di non vedere, preferendo infilare la testa sotto la sabbia come lo struzzo, oggi si renda conto che la posizione assunta ha lasciato scoperto il sedere. Di conseguenza, adesso corre il serio rischio di essere preso seriamente a calcio in culo (mi si perdoni il francesismo!).

PUBBLICATO 09/02/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

IL FATTO DELLA SETTIMANA  |  LETTO 932  
Maggioranza alle strette
“Prima i mura e intra poi chilli e fora, prima i muri di dentro, poi quelli di fuori.” Gli acresi conoscono bene questo modo di dire che sta a significare un metodo adoperato da chi ha il potere al fi ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 437  
Biglietto di solo andata
Se guardiamo i numeri dell’ultimo report Censis-Confeoopertie sulla sulla mobilità studentesca, quello che succede al Sud somiglia sempre più ad uno spettacolo del teatro dell’assurdo. Uno spettacolo ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 719  
Maria Rosaria Coschignano neo Presidente dell’Associazione Raggio di Sole
L'Avv. Maria Rosaria Coschignano è il nuovo Presidente dell'Associazione "Raggio di Sole" che gestisce il centro Diurno intitolato a Pierino Tricarico. L'Associazione ha dato il benvenuto ufficiale ...
Leggi tutto

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 853  
I giovani di Acri. Valigie e silenzi oltre le parole
Nella vita di Acri, il ruolo dei giovani è sempre più marginale. L’unico modo per esprimere il dissenso, sembra essere rimasta la partenza. Un lento ed inesorabile declino questo, che logora da dentro ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2261  
Alla luce delle imprecisioni contenute nella nota dell'ASP: la mia versione ufficiale dei fatti
Mi chiamo Francesco Cofone e sono l’autore delle fotografie citate nell’articolo dell’ASP di Cosenza riguardante il Presidio ospedaliero “Beato Angelo” di Acri. A seguito della nota ufficiale diffusa ...
Leggi tutto