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Prurito di dominio

Foto © Acri In Rete
Padre Leonardo Petrone
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Attraverso la Televisione ascoltiamo crepitio di armi, cadute di bombe, scoppio di missili. Vediamo colossali carri armati in circolazione continua per le strade dell’Ucraina. Abbiamo anche visto una bella quindicenne falciata e buttata in una fossa già piena.
Ignoriamo il numero dei morti, ma vediamo le macerie di oculata distruzione, accogliamo i fuggitivi che arrivano con pochi bagagli e molte lacrime negli occhi. Esodo della disperazione. Questa è una guerra priva di motivi.
L’aria di libertà non si respira, si vive, E’ ciò da ai nervi di chi sogna potere e pretende prestigio. La puzza di guerra è stata avvertita il 30 Ottobre: un autorevole giornale americano ha sparso notizia “vento di guerra e distruzione premono, armi nuove e non ancora collaudate, entreranno in servizio in Ucraina”.
Tre mesi di paura e spauracchio di guerra non hanno conciliato sonni tranquilli nel mondo intero. Con il 15 Febbraio la tramontana di fuoco è entrata in azione.
Tre mostri operano a viso scoperto: speculazione economica, interessi strategici, e fanatismi hanno anticipato il disastro. Putin non ama la secolare supremazia degli USA, e da uno schiaffo alla Georgia che mostra simpatia, La scusa: la regione Ossetia della Georgia è filorussa.
Nel 2014 in Ucraina governa Yacumovich, filorusso, viene estromesso e Mosca non è contenta. Intanto le antipatie Russe – Usa sono in crescita: armamenti silenziosi e trattati rotti non smorsano la tensione.
Zelensky è al centro ma non è Lui ad accendere il fuoco di guerra, sogna la pacifica convivenza della federazione Europea. Questa simpatia causa prurito ai “c” di Putin. Il 15 Febbraio Zelensky ha fatto festa col popolo ucraino, pur sapendo vicinissima l’invasione e il continuo allarme aveva già affossato la non florida economia, le casse non pesano e gli oligarchi sono sparsi in Europa. Gli USA godono un secolo di supremazia e questa è nota dolente per la Russia. Europa gode pace e tecnica industriale e sia America e sia Russia ne desiderano amicizia.
Invidia e rancori di Putin ancora oggi sgretolano l’Ucraina, ma il vero perdente sarà Putin. E’ già solo.
In Ucraina non mancano i nostalgici del passato. Il Donbass ucraino, sostenuto dalla Russia ha mosso guerra a Kiev, i morti furono 15.000.
A ricordo una grande Croce: Cristo vi piange sulla demenza umana. Il Memorial della repressione comunista aveva portato morte a 4 milioni di inermi cittadini (930-35) per qualche parola di dissenso.
L’inglorioso Memorial era stato pulito nel 1992. Nel 2022,15,2 Putin ha acceso la miccia di guerra in Ucraina che plaudiva alla Nato. L’analisi approssimativa è ancora precoce, un giudizio al quando probabile: guerra cervellotica, macerie incalcolabili, esodo apocalittico, Putin vero perdente, la sua opinione mondiale è precipitata in mare.
L’Impero Romano usava tattica più intelligente: non infieriva contro gli inermi, rispettava i bambini quali futuri cittadini, non distruggeva col ferro e col fuoco.
In Ucraina pioggia distruttiva, fuoco divorante ed esodo sono in corso.
Dall’Esodo d’Israele sorsero uomini nuovi che entrarono in Terra Promessa.
Che ciò si verifichi ancora.

PUBBLICATO 03/04/2022 | © Riproduzione Riservata





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