OPINIONE Letto 3311  |    Stampa articolo

Situazione imprevista

Foto © Acri In Rete
Padre Leonardo Petrone
condividi su Facebook


Charles Peguy asserisce che “la Speranza è una bambina che ride e sorride da lontano”, è viva e non è soggetta a morte. Facciamo parte dell’immenso popolo terrestre. Il cattivo virus Covid 19 ha punto ovunque, ma non ha punti tutti, ma tutti siamo ancora accarezzati dalla fredda mano della paura, tutti guardiamo verso quella bambina che sembrava malaticcia; nell’attuale emergenza la bambina è cresciuta, è ammaliante sirena che suscita un volume immenso di onesti desideri. In una mangiata di mesi il mondo è andato sottosopra. E’ stato un virus piccolissimo che ha sconvolto vita ed economia. A questo virus, scappato dalla libertà delle nostre mani si sono uniti altri due virus: quello della guerra che beve sangue innocente, e quello della paura che ci ha resi pallidi e distrugge i ponti del quieto vivere. “Satana opera e Dio lo assiste”. La pesantissima prova stravolge e porta fuori strada. Emergono due odiate parole: Pandemia – Pandemonio. La prima indica epidemia estesa in tutto il mondo = Peste. Pandemonio è un termine coniato da John Milton per indicare l’immaginaria capitale dell’Inferno in “Paradiso Perduto”. Il virus di Pandemia misura decimillesima parte del millimetro: piccolissimo – pericolosissimo. Siamo tutti contagiati, dove non arriva Covid 19, stagna virus paura. Non sappiamo in quale ora della notte vengono questi diabolici virus, parlano il linguaggio del male e della sofferenza. Difficile capire e spiegare, mistero! “Dio ce l’ha con noi, Dio ci castiga, Dio ha chiuso il suo cuore”. Il Male è realtà vitale ed efficiente – Dio non odia e non mette barriere. Avevamo una visione “rosea” della vita, ma questa non è speranza. Papa Benedetto XVI: “Dio non permette nulla di male, solo il bene “. Allora da dove viene Covid? Lo ripeto: ”dalle nostre mani che godono libertà di cattiva volontà”. L’amore non salva dalle circostanze avverse, solo la buona volontà le affronta. L’Amore di Dio non è protettivo da evitarci le circostanze avverse della vita, è amore che si fida di noi, per cui, non ha paura di farci vivere le circostanze avverse. Tutti sappiamo che Papà è protettivo per il figlio, ma è imprudente evitargli ogni problema, è cattivo aiuto. Sono le circostanze avverse che maturano l’uomo, formano il carattere, sfornano l’uomo pronto ad affrontare la vita.. “Papà, lasciami crescere” dice il bambino che si sente eccessivamente protetto. Gli Indiani Cheeroki del Nord America fanno superare una prova ai giovani prima di dichiararli guerrieri e adatti alla vita matrimoniale. Il giovane viene portato dal padre in foresta, gli benda gli occhi e lo lascia seduto su un tronco. I pericoli gli sono intorno, ma deve trascorrere la notte bendato, il cuore gli batte come tamburo e lui è armato solo di coraggio: non vede ma sente l’ululato del lupo, il glu glù del serpente a sonagli, il volo del pipistrello, il tocco esplorativo dello scorpione e l’acido formico delle fameliche formiche Quando il sole sorge si toglie la benda e su un tronco poco lontano vede il padre che ha vegliato per lui. Il padre riferirà allo stregone: “Piede Veloce ha superato la prova”. Lo stregone, indossa gli ornamenti della sua autorità e dichiara: “Piede Veloce è valoroso guerriero, da oggi può vegliare accanto alla donna che ha conquistato il suo cuore”. La Speranza è virtù cardinale e universale, ha casa presso tutti i popoli e le sue radici sono abbarbicate nel cuore di Dio, perciò riguarda presente futuro. Riguarda il presente, tutti siamo attaccati all’esistenza, vale la pena vivere bene nel tempo e sperare oltre il tempo, dove dagli occhi non scorrono lacrime, dove l’urlo di morte non giunge, il fragore delle armi non si sente, dove l’amore non ha nemici. Sarà veramente così? L’informazione mi viene dal cielo. Virus paura prossimamente. P. Leonardo Petrone.

PUBBLICATO 15/05/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

CULTURA  |  LETTO 277  
A proposito del Collegio di Sant’Adriano: ecco cosa scrive Anselmo Lorecchio
Usa la locuzione latina “ab imis” il giornalista Anselmo Lorecchio (1843.... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1297  
Sogno '95
Acri è come un sogno, che ci si arrivi dalla strada della frana o dalla galleria, benvenuti nella città di Sant’Angelo, il centro si stende sonnolento fra il verde e l’azzurro del cielo che copre le s ...
Leggi tutto

FOCUS  |  LETTO 1954  
Focus. Fiori e piante. Passione, formazione e innovazione
Non solo ha deciso di restare ad Acri ma Francesca Orfello ha rinnovato la sua attività che le sta dando molte soddisfazioni. Ama definirsi fiorista, un lavoro che porta avanti con passione, cura, for ...
Leggi tutto

CURIOSITA'  |  LETTO 258  
Charles Didier in tour nei primi anni dell’ottocento a San Demetrio e in altri paesi
“Io partii da Corigliano un bel mattino d’autunno; lasciando a malincuore le sue torri feudali, il suo triplice acquedotto, le sue boscaglie d’arancio, m’avviai verso le colonie albanesi di San Demetr ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 1107  
I nostri venti anni con le borse di studio
Nel 2004, era il mese di marzo, precisamente il 24, al giovane Gianluca Garotto, dottore in scienze politiche, viene in mente un’idea risultata essere poi vincente. Quella di creare un sito internet c ...
Leggi tutto