OPINIONE Letto 2519  |    Stampa articolo

La ''civiltà'' ed il culto dei morti

Foto © Acri In Rete
Leonardo Marra
condividi su Facebook


Permettetemi di prendere spunto dalla “lettera aperta” che il mio caro amico Vincenzo Rizzuto indirizzava al sindaco (la trovate qui) per esprimere il mio punto di vista.
Purtroppo io sono uno di coloro che, in questi giorni soffrono per la scomparsa di una persona cara e nel vedere la sua bara riposta, assieme ad altre, in un angolo di un anonimo stanzino cimiteriale mi sovviene quanto Ugo Foscolo, ne I Sepolcri, aveva inteso perfettamente: “una società che non conserva il culto dei morti fra i suoi valori spirituali più preziosi, non merita di sopravvivere”.
Consentitemi una piccola parentesi, un attimo di sfogo. Non riesco proprio a concepire come l’Amministrazione di una città di oltre 20.000 persone non possa prevedere che, prima o poi, potrebbe ritrovarsi in una situazione come quella che si è verificata. Da oltre un mese si accatastano le bare senza nessun rispetto per chi non c’è più o per i familiari che si trovano a soffrire doppiamente (ma si sa che i vivi contano come il due di coppa quando la briscola è a denari, salvo poi ricordarsi che siamo persone al momento delle nuove elezioni… e via così).
Detto ciò, ben venga il suggerimento del caro Vincenzo, anche se non credo si tratti di costruire grattacieli, ma di pianificare le attività più basilari di una città. Pensiamoci un attimo, in fondo sappiamo bene che possiamo evitare tutto, ma non di nutrirci o di morire. Ergo i posti al cimitero non dovrebbero mancare mai, come non dovrebbe mai mancare il pane in un supermercato o nel negozietto all’angolo.
Ho sempre sognato che, al di là della soglia di un camposanto, si entrasse in un mondo dove le disuguaglianze potessero essere bandite per sempre, dove (come diceva il grande Totò) “Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt'o punto c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme”. Invece continuiamo a perpetuare il mito della possanza; chi da vivo aveva o credeva di avere una seppur minima “autorità”, da morto deve continuare ad incutere soggezione in chi si imbatterà nel suo mausoleo.
Ed ecco che nello stesso brandello di terra dove si potrebbero costruire 20-30 loculi sorge, invece, la “piramide” di tizio o caio i cui familiari, alla stregua di un faraone dell’antico Egitto, sentono la necessità di perpetuare la caducità della sua esistenza.
Ed è proprio a causa di ciò che ci si ritrova, poi, a non avere abbastanza terreno dove costruire le ultime dimore per i nostri cari. E nel frattempo le Marie, i Francesco, i Giuseppe, gli Angeli (o meglio, i loro parenti) aspettano, sperano e soffrono in silenzio.
La via non è quella di un piano in più (ben venga anche questo), ma quella di costruire più loculi uguali per tutti e chissà che, almeno per i nostri cari defunti, possa esserci un aldilà nel quale la “grandezza” di un uomo o di una donna non si misuri in quantità di marmo utilizzato.
E se proprio serve un esempio guardiamo anche altrove. Per la commemorazione dei defunti mi trovavo a Soveria Mannelli, ed ho scoperto che in quella piccola comunità una nuova ala del cimitero è stata approntata con loculi già completi. Sono tutti uguali, tutti in marmo dello stesso colore (se interessa: marroncino chiaro venato), quasi tutti vuoti, ma completi; mancano solo nome e data.
Per una volta prendiamo esempio dalle cose ben fatte. Sarebbe affascinante scoprire che il tempo dei Tutankhamon ce lo siamo finalmente lasciati alle spalle.

PUBBLICATO 06/11/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

CULTURA  |  LETTO 230  
Franceso Gencarelli sostenitore di una “Calabria rigenerata”
Per il poeta satirico Salvatore Braile, Francesco Gencarelli “risulta essere in paese il solo interessato al bene del suo popolo nel civico consesso di galantuomini e notabili del luogo”. ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 450  
La notte nazionale del Liceo Classico
Torna l’appuntamento con la Notte nazionale del Liceo Classico. Anche quest’anno il Liceo V. Julia di Acri prende parte all’evento nazionale, giunto alla sua decima edizione. ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 896  
Ospedale. A chi credere? Chi sarà il prossimo?
Sono, oramai, quattordici anni che sull’ospedale Beato Angelo, inevitabilmente oggetto di scontro politico tra le varie fazioni, si sprecano annunci, promesse, progetti. Ieri è toccato al consigliere ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 712  
Ancora un successo per le alunne e gli alunni dell’I.C. B.F.M. Greco
Nell’ambito del progetto “Pretendiamo legalità” promosso dalla Polizia di Stato, il video realizzato dalla classe 1°A della scuola secondaria di I Grado, con il supporto delle docenti Palumbo Immacola ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1287  
Molinaro: la rivincita dell’ospedale di Acri. Gli interventi sanitari e organizzativi in programma
Insieme ad  Antonio Bifano Segretario  CONF.A.I.L -Sanità Calabria, abbiamo incontrato il Direttore Generale Antonello Graziano e il Direttore Sanitario Martino Rizzo dell’Asp di Cosenza (vedi foto) i ...
Leggi tutto