OPINIONE Letto 955  |    Stampa articolo

Il divieto di sapere

Foto © Acri In Rete
Simona Cozzetto
condividi su Facebook


Alle donne è vietato l’accesso alle università in Afghanistan: lo hanno deciso i talebani. Ieri il ministro dell’Istruzione superiore ha annunciato la misura, che avrà effetto immediato. Un divieto che limita ulteriormente l'istruzione femminile: le ragazze sono già state escluse dalle scuole secondarie, da quando i talebani sono tornati l'anno scorso. Dura la reazione internazionale: il relatore speciale delle Nazioni Unite per l'Afghanistan ha affermato che si tratta di «una nuova regressione che viola ulteriormente il diritto alla parità d' istruzione e intensifica l'eliminazione delle donne dalla società afghana». Secondo gli Stati Uniti, «i talebani non possono aspettarsi di essere un membro legittimo della comunità internazionale fino a quando non rispetteranno i diritti di tutti in Afghanistan», come ha dichiarato il segretario di Stato Antony Blinken. E tale mossa avrà «conseguenze per i talebani». Alcune donne hanno organizzato piccole manifestazioni di protesta nella capitale: «Scendiamo per le strade di Kabul per alzare la voce contro la chiusura delle università femminili», ha fatto sapere il gruppo Afghanistan Women's Unity and Solidarity. Solo tre mesi fa, migliaia di donne avevano sostenuto gli esami di ammissione all'università nella maggior parte delle province del Paese. C’erano, comunque, già severe restrizioni sulle facoltà a cui potevano iscriversi: Ingegneria, Economia, Scienze veterinarie e Agricoltura erano bandite, e Giornalismo fortemente limitato. Le università, insomma, avevano adottato regole discriminatorie nei confronti delle donne - ingressi e aule separati per genere, e fra i docenti solo donne o uomini anziani – già a partire dal 2021, dal ritorno al potere dei talebani. Molte, infatti, hanno rinunciato allo studio per le «troppe difficoltà». Hanno distrutto l'unico ponte che poteva unire diversi fronti con l'Occidente, come forma di libertà, umanità e senso civico. Ogni donna ha il diritto di "Sapere", di essere se stessa e di vivere nella libertà totale, superando quegli ostacoli che ancora fanno ombra in molti paesi non occidentali. Aspettiamo tempi migliori per una libertà più vera.

PUBBLICATO 23/12/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

POLITICA  |  LETTO 631  
Fondazione Padula. Il sindaco Capalbo ''incorona'' Cristofaro
Grazie ai nostri articoli e all’interrogazione del consigliere comunale di opposizione, Intrieri, il sindaco Capalbo, durante l’ultima seduta del consiglio comunale, ha inteso fare chiarezza sulla pos ...
Leggi tutto

SALUTE E BENESSERE  |  LETTO 317  
Nastro Rosa
Torna la campagna Nastro Rosa della LILT, l’iniziativa di sensibilizzazione e informazione sulla prevenzione e diagnosi precoce del carcinoma mammario. Francesca Fagnani, giornalista ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 502  
Consiglio comunale. Approvate variazioni di bilancio per nuove entrate
Nella seduta di ieri il consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza (l’opposizione si è astenuta), ha approvato le variazioni di bilancio. Si tratta di nuove entrate che riguarderanno ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 485  
Oui, je suis Catherine Deneve
Essere italiano a volte pesa. Per questo spesso  mi diverto a immaginarmi francese. Gente gagliarda i transalpini. Mi affascina la determinazione che mettono nel ribellarsi. Li ho molto ammirati, ad e ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1724  
Gli ultimi saranno… sempre ultimi
In un periodo in cui in Italia si assiste ad un aumento esponenziale delle condizioni di povertà, assoluta e relativa, causata dall'inflazione, dall'aumento delle bollette e dall'aumento indiscriminat ...
Leggi tutto