Fondazione Padula. Avvicendamento alla presidenza?


Redazione

I rumors si fanno sempre più insistenti, dai palazzi che contano trapela poco, i diretti interessati preferiscono il silenzio ma l’indiscrezione di cui vi diamo conto in questo scritto è una notizia importante.
Per tante e ovvie ragioni. Dopo ben venticinque (25) anni potrebbe verificarsi l’avvicendamento alla presidenza della Fondazione Padula. Al momento non è dato sapere se l’attuale presidente, prof. Giuseppe Cristofaro, sarà sfiduciato dai Soci fondatori o ha deciso di mettersi da parte. Nel primo caso sarebbe una defenestrazione da parte anche di un’amministrazione comunale, a guida Pd, a cui Cristofaro è molto vicino da anni. Fatto sta che la successione sembra essere certa. Sarebbe questione di mesi. Forse entro l’anno. Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione informale, con tanto di verbale, alla presenza dell’amministrazione comunale e di altri soggetti. Tutti hanno sottolineato l’ottimo lavoro di Cristofaro ma, nello stesso tempo, tutti concordi per il ricambio. L’iter, però, sembra essere in salita. Si ricorda che in caso di avvicendamento è l’attuale presidente che deve riunire i cinque soggetti per le dovute comunicazioni. I Soci fondatori sono il Comune, la Provincia di Cosenza, la Regione, l’Unical e la Comunità Montana, oggi Calabria Verde ma è risaputo che, alla fine, è sempre il sindaco che detta le decisioni. Gli altri si adeguano. Gli organi sono invece; il presidente, il Cda, il comitato scientifico, il revisore dei conti. Ad oggi nessuno può mettere in dubbio gli ottimi risultati raggiunti dalla Fondazione Padula con Cristofaro presidente. Tredici edizioni del Premio Padula, numerose pubblicazioni di testi e libri su Padula, iniziative culturali dedicate anche alle scuole, convegni e dibattiti. Grazie a Cristofaro e al Premio Padula ad Acri si sono visti alte personalità della cultura; i fratelli Taviani, Amelio, Tornatore, Monicelli, Sgarbi, Placido, Floris, Iacona, Mierli, De Bortoli, Capossela, Bini Smaghi, Ginsborg, Martone, Pennac, Cacciari, Martelli, Marzano; Verdone ed infine Moretti. Non sarà, quindi, facile sostituire Cristofaro sia per l’arte oratoria che per la competenza ma anche per i contatti con il modo intellettuale italiano. Ecco perché ci si augura che il sostituto debba essere al pari o meglio di Cristofaro altrimenti per la Fondazione saranno guai seri. Solitamente quando si decide di cambiare lo si fa in meglio. Vedremo cosa decideranno il sindaco Capalbo e l’assessore alla cultura e mago dei numeri, Mario Bonacci che hanno l’arduo compito di scegliere il successore da proporre, poi, agli altri quattro Soci fondatori. Nel frattempo invitiamo la Fondazione ad aggiornare il sito soprattutto la sezione dedicata agli organi visto che compaiono ancora Iacucci, presidente della Provincia, Corigliano, assessore regionale alla cultura e Lombardi Satriani, deceduto poco più di un anno fa. |
PUBBLICATO 17/06/2023 | © Riproduzione Riservata

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