OPINIONE Letto 1921  |    Stampa articolo

A Bisignano persiste una situazione anomala che caratterizza la gestione dell’acqua

Foto © Acri In Rete
Alberto De Luca
condividi su Facebook


A Bisignano, con la nuova turnazione estiva, l’acqua comunale si vede come i miraggi nel deserto. "La vedi, è lì davanti a te quella fonte d’acqua che speravi di trovare, ma ti avvicini e non c’è". A differenza di altri servizi ugualmente negati come per esempio il diritto alla viabilità che in alcune zone di campagna è ridotta alla stregua di una mulattiera piena di buche e fossi, l’interruzione dell’erogazione dell’acqua “potabile” è in grado di paralizzare il privato cittadino visto che buona parte delle azioni quotidiane necessitano del preziosissimo liquido incolore per poter essere svolte. Nonostante le segnalazioni inoltrate dai cittadini a tutti gli organi di competenza, l’interruzione selvaggia della fornitura dell’acqua “sanitaria” sta bloccando la vita di alcuni residenti i quali non sono liberi di svolgere le loro più elementari azioni sociali, nonostante con l’Ente ci sia un regolare contratto di fornitura come stabilito dai principi di cui all’art. 1559 del codice civile. Nella condizione climatica estrema come quella in atto, l’assenza dell’acqua “sanitaria” nelle abitazioni potrebbe provocare la morte soprattutto di persone malate o sofferenti a causa delle altissime temperature che in alcuni punti del territorio superano i 40 gradi. In un momento di forte disagio ed emergenza per tutti, l’acquisto di una nuova cisterna per garantirsi l’approvvigionamento del prezioso liquido incolore non è una soluzione proponibile al cittadino specialmente quando questo ha già provveduto in passato all’acquisto di altri serbatoi. Se a Bisignano l’interruzione del servizio idrico è dovuto <> non ha nessun senso aumentare le riserve delle famiglie più disagiate con l’acquisto di nuove cisterne le quali non potranno mai riempirsi e specialmente in quelle zone dove l’acqua comunale arriva con il contagocce. A Bisignano il cittadino che ha bisogno dell’acqua “sanitaria” paga già un contratto al comune con una tariffa stabilita in base al consumo e non può aggiungere altre spese neppure per comprare una cisterna di 50 quintali al costo di mille euro. Le cisterne vendute a prezzi esorbitanti possono permettersele solamente i benestanti o chi gode di guadagni sufficienti per arrivare a fine mese senza crepare di stenti. Nelle cosiddette zone a monte ci sono utenze agiate con tre o quattro cisterne di recupero di 50 quintali cadauna e quando viene inviata l’acqua comunale (una volta ogni sette giorni ma talvolta anche ogni dieci) tali cisterne si riempiono lasciando vuote sempre quelle dei fessi che però abitano a valle dove l’acqua dovrebbe giungere prima delle utenze stabilite più a monte visto che arriva dai serbatoi per caduta. Allora, bisognerebbe capire il vero problema del disservizio e verificare eventuali anomalie di gestione e lungo la rete comunale, ma questo dovrebbe essere materia d’interesse anche per chi fa le indagini che però spesso preferisce restare inchiodato alle poltrone con l’acqua sempre a disposizione e l’aria condizionata a profusione pur di garantire il quieto vivere a tutti. “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Mentre la sordità reale in qualche modo può essere vinta, quella volontaria di chi si rifiuta di ascoltare è insormontabile. A Bisignano siamo governati da persone che decidono la vita dei cittadini anche in base a quando possono svolgere le loro azioni igienico-sanitarie come succede agli asini quando il padrone fischia per stabilire il momento di bere, solo che l’asino vuol bere quando ha sete e non quando conviene al padrone. “Quando l’asino non vuole bere è inutile fischiare”. A Bisignano quella della “bevuta anarchica” sta divenendo una caratteristica non solo dell’asino ma anche riferita alle persone le quali non hanno accesso all’acqua “sanitaria” comunale tutti i giorni e come previsto per legge dai contratti. A tal proposito, è bene ricordare che spetta all’Ente gestore del servizio idrico il ristoro di eventuali danni dovuti alla mancata erogazione dell’acqua e che per avere giustizia ci si può appellare benissimo alla legge, documentando accuratamente la durata del disservizio, effettuando le chiamate agli uffici di competenza per avere una stima dei tempi di ripristino, in modo da confrontarli con quanto effettivamente accade nel corso del tempo e tenendo traccia di tutto attraverso video e fotografie sullo stato dei fatti. Alberto De Luca

PUBBLICATO 22/07/2023 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 319  
Giovedì 5 giugno alle ore 20:00 in Piazza Matteotti ad Acri
Il Comitato Territorio di Acri per il SI, lancia un appello a tutti i cittadini e in modo particolare ai giovani affinché partecipino attivamente all'incontro "La Parola al Popolo: Decidiamo Insieme!" ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 645  
Francesco Pellicorio rafforza il coordinamento cittadino di Forza Italia giovani con due nuove nomine
Prosegue il lavoro di consolidamento del partito giovanile sul territorio. Due giovani affiancheranno il coordinatore Pellicorio con incarichi di supporto operativo. Nel quadro di una costante riorgan ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 563  
Grande partecipazione alla ''Giornata Ecologica'' promossa dall'Associazione ''Il Ritrovo'' APS
Anche quest’anno, in occasione della Festa della Repubblica, l’Associazione “Il Ritrovo” APS ha organizzato con successo la tradizionale “Giornata Ecologica” nella contrada di Pertina. Un evento orma ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1405  
Sperpero di denaro pubblico. Il comune cerca immobili
Il Comune di Acri è alla ricerca di un immobile in locazione da destinare alla istituzione di uno sportello di front office comunale dei servizi demografici, di stato civile e di altri servizi inerent ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 272  
Lavoro, lotte, diritti negati... ieri e oggi. ''La passione di una vita'', dal libro di Ferdinando Pignataro ai referendum dell’8 e 9 giugno
Il Comitato per il Sì promuove  un importante incontro pubblico in vista del referendum dei prossimi 8 e 9 giugno, volto a promuovere la tutela e la dignità del lavoro. L'incontro  si terrà  giorno 3 ...
Leggi tutto