Disaffezione alla politica, assenza di credibilità, platee vuote


Redazione

Siamo stati profeti ma non ci voleva la sfera di cristallo o essere in possesso di doti particolari per ipotizzare che i dibattiti organizzati dal Pd locale, all’interno della Festa dell’Unità, sarebbero stati un flop in termini di presenze.
La disaffezione alla politica (basti vedere gli ultimi dati riguardanti l’affluenza alle urne) e l’assenza di credibilità da parte di molti politici, ha colpito, evidentemente, anche i dem acresi. Nonostante temi importanti (salario minimo, sanità, infrastrutture), l’impegno degli organizzatori, il tam tam sui social e su whatsapp e la presenza di esponenti autorevoli (De Micheli e Bossio), moltissime erano le sedie vuote al parco Caccia che si è riempito solo a tarda sera in occasione degli eventi musicali e delle degustazioni di panini. In platea, nella due giorni, una trentina di spettatori in tutto (quasi tutti disinteressati) formati da portaborse, curiosi, militanti di altri partiti, familiari e qualche iscritto/simpatizzante “baciato” dal Pd. Nella giornata di martedì si sono notate le assenze (volute?) dei consiglieri regionali Bevacqua e Iacucci. Anche in questo caso ci sarà qualcuno che ci accuserà di fare disinformazione ecco perché abbiamo allegato alcune foto eloquenti. Erano assenti la società civile, i giovani, gli alleati del Pd, il mondo della scuola, della cultura e delle professioni, le associazioni. Insomma, fiasco e deserto. Del resto, la comunità è stanca di ascoltare bla bla bla, promesse, annunci. Acri ha perso molti servizi (e sta perdendo anche residenti), la viabilità è precaria, ospedale (a proposito, sulla sua pagina facebook il primo cittadino ha invitato a lasciare Acri chi non ha fatto nulla per il Beato Angelo. Di certo si riferiva a ex amministratori regionali e provinciali del centro destra) e poliambulatorio sono a corto di personale. Inoltre, a pochi chilometri dal centro abitato esiste un’opera pubblica incompiuta (Sibari Sila) costata finora 40 milioni. Sebbene ciò taluni esponenti (alcuni finalmente bocciati dalle urne), che qui hanno preso sempre ampi consensi, hanno ancora il coraggio di ingannare pochi intimi con “faremo”, “diremo”, “proporremo”. Dopo questo ennesimo flop, al posto del Pd, maggior partito del centro sinistra e del sindaco in carica, ci preoccuperemmo. |
PUBBLICATO 23/08/2023 | © Riproduzione Riservata

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