Scopelliti contestato, ignorato e snobbato ma zittisce il sindaco Capalbo. Guarda video della contestazione
Redazione
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Tutto come nelle previsioni. L’ex presidente della regione Giuseppe Scopelliti (2010/2014, ndr), ad Acri per presentare il suo libro “Io sono libero”, viene contestato, ignorato e snobbato.
Pochi intimi (una ventina tra organizzatori, assessori comunali, curiosi e seguaci dei partecipanti), all’evento che si è tenuto presso una nota attività commerciale del centro. Eppure Scopelliti nella cittadina silana nel 2010 raccolse ben oltre 7mila preferenze, il 51,5% (Pdl 3000, 22%, Udc 2300, 17%). Erano gli anni d’oro, nella cittadina silana, del centro destra che al comune elesse Gino Trematerra con circa 7mila voti (57%). Oggi le cose sono cambiate. Scopelliti è stato snobbato dalle forze politiche della sua ex coalizione se si fa eccetto di Gino e Michele Trematerra, quest’ultimo suo collaboratore come assessore all’agricoltura e forestazione rimasto, evidentemente, in ottimi rapporti sebbene il “suo” presidente non abbia prodotto impegno e risultati per Acri. Anzi, tutt’altro. La presentazione del libro è stata preceduta, come risaputo, da numerose polemiche tra cui quelle legate all’opportunità o meno di utilizzare il Logo della città di Acri sulla locandina dell’evento e all’opportunità o meno di permettere all’ex governatore di recarsi in un territorio verso il quale non è stato per nulla generoso. Il centro destra non lo ha considerato, la comunità non ha dimenticato e ne ha ben donde visto che in quattro anni Scopelliti non solo si è visto solo un paio di volte (in un’occasione è stato atteso invano a San Giacomo) ma ha disatteso numerosi impegni tra cui i fondi per la Acri Serricella ma soprattutto quelli riguardanti la sanità. Allora Scopelliti era Commissario alla sanità e la Regione era chiamata alla riorganizzazione della rete ospedaliera che coinvolgeva anche l’ospedale cittadino. Gli acresi addebitano a Scopelliti il ridimensionamento del presidio locale. Una cittadina del luogo ha avuto il coraggio di dirgli che sotto la sua legislatura gli acresi hanno perso molti servizi sanitari e non si possono curare in loco. Riflessioni gravi ma veri nel mentre alcuni partecipanti sorridevano. Non c’era nulla da ridere, invece, perché i cittadini sono sempre più costretti a rivolgersi al privato o a strutture lontane dalla Calabria. Scopelliti ha cercato di difendersi e lo ha fatto anche bene. Con carte alla mano ha zittito il sindaco Capalbo che aveva provato a criticarlo e poco dopo, avendo finito i suoi argomenti ha abbandonato la discussione sedendosi con i pochi intimi presenti; “appena mi sono insediato ho trovato un piano redatto dalla giunta precedente a guida Loiero ho potuto fare poco anche per le vicende giudiziarie che mi hanno costretto a dimettermi.” Poi ha aggiunto; “non mi pare che altri, compreso Oliverio, in dieci anni abbiano fatto meglio. I miei progetti erano diversi e tesi a tutelare il Beato Angelo ma non c'è stato tempo." |
PUBBLICATO 17/09/2023 | © Riproduzione Riservata
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