COMUNICATO STAMPA Letto 895  |    Stampa articolo

Da che parte stiamo

Foto © Acri In Rete
Comitato Uniti per l'ospedale Sant'Angelo d'Acri
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Nessuna censura a Scopelliti e nessuna opposizione al sindaco!
Quella del comitato è stata ed è una presa di posizione di coerenza.
A noi interessa la tutela della salute di noi cittadini e solo di questo ci occupiamo!
I giochi politici e le arroganti contrapposizioni a tutti i costi li lasciamo volentieri ad altri.
 E se rispondiamo con garbo e cortesia allo "sgarbo" di certi contatti o di certi comunicati e interviste, è perché noi siamo “differenti”.
Ci piace comunicare e non attaccare senza ragione chi dovrebbe condividere i nostri stessi obiettivi e manifestare la nostra stessa posizione verso Scopelliti che è stato l’artefice dell’avvio del ridimensionamento del nostro ospedale.
 NOI “siamo liberi” cittadini e non abbassiamo certo la testa.
È chiaro che, se non c’è unità di posizione e di intenti tra l’amministrazione Capalbo, i cittadini, i comitati e le associazioni del territorio -  cosa che noi abbiamo sollecitato anche recentemente - a rimetterci sarà sempre e solo  la città e noi cittadini.
Il sindaco ha preannunciato un ricorso al TAR per i  6 posti letto tagliati.
Da cittadini,  sappiamo sulla nostra pelle  che, se non si ripristinano i servizi persi, l'ospedale  è  ormai morto e recuperare i posti letto persi non può  essere  "abbastanza" per chi ogni giorno  ha necessità  di cura.
Il livello di insofferenza per la mancata tutela della salute è ormai saturo: i cittadini, anche se a livello individuale, cominciano a contestare fortemente l’attuale stato della sanità acrese.
Purtroppo, anche nel passato,  non c’è mai stata unità e convergenza su questo tema,  per cui le scelte della politica e dei commissari in tema di salute,  da Scopelliti e Loiero, per  finire oggi ad Occhiuto, hanno sempre danneggiato la collettività.
In altri paesi calabresi l’UNITÀ ha portato a vincere ricorsi al TAR, come a Trebisacce e a fare lotte condivise per la riapertura di ospedali, come è successo a Cariati.
Il comitato, fin dalla sua legale costituzione, ha dato la sua disponibilità a collaborare con le istituzioni,  purtroppo  l’amministrazione, dopo un primo impegno a lavorare insieme, ha poi preferito proseguire da sola senza alcun approccio collaborativo.
Noi continueremo a dare il nostro contributo di idee e di impegno con tenacia, coerenza e serietà, cose di cui dovremo rispondere solo alla nostra coscienza.
Le scelte politiche che si vorranno fare a livello regionale e locale invece, saranno giudicate dai cittadini nelle cabine elettorali e non  sta certamente a noi farlo oggi.

PUBBLICATO 20/09/2023 | © Riproduzione Riservata





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