Riorganizzazione rete ospedaliera. Il Comune si rivolge al Tar


Redazione

Con delibera dello scorso 28 settembre, la giunta comunale ha deciso di costituirsi dinanzi al Tar avverso il Decreto 198 dello scorso luglio a firma del Commissario regionale alla sanità. L’atto prevede un ridimensionamento del Beato Angelo sebbene le rassicurazioni bipartisan degli anni scorsi. Considerato di area disagiata, il Decreto prevede per il presidio ospedaliero acrese day hospital, day surgery, medicina generale, emodialisi, pronto soccorso, radiologia e laboratorio analisi. I posti letto sono scesi da 32 a 26 così ripartiti; 26 medicina generale, 6 chirurgia generale programmata. Il Comune ritiene ingiustificato il ridimensionamento sia per le perfomance raggiunte negli ultimi anni dal Beato Angelo, certificate dall’Asp, sia per il notevole bacino di utenza che serve, circa 60mila abitanti. L’amministrazione comunale ha deciso di conferire l’incarico all’avv. Stanislao De Santis. Dalla pubblicazione del Decreto, 12 luglio, nessun esponente politico ha ritenuto opportuno né intervenire né promuovere iniziative a difesa del Beato Angelo. Sono quegli stessi politici che in occasione di elezioni e incontri periodici vengono accolti da sorrisi, strette di mano, pacche sulla spalla e prodotti tipici. Se si escludono Molinaro (Lega) e Straface (Fi), gli altri candidati che qui hanno superato abbondantemente le cento preferenze (Caputo, Chiappetta, De Francesco, Gallo, Impieri, Bevacqua, Iacucci) in due anni NON hanno mai alzato la voce e assunto alcuna presa di posizione per il Beato Angelo.
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PUBBLICATO 29/09/2023 | © Riproduzione Riservata

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