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Verso le Provinciali 2023. Si vota il 20 dicembre

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Il Presidente della Provincia, Succurro, con proprio decreto (clicca qui per leggere), ha indetto le elezioni provinciali per il prossimo 20 dicembre.
Si vota dalle 8 alle 20. Si è votato, difatti, nel 2021. Come risaputo il consiglio comunale di Acri è rappresentato da Salvatore Palumbo in quota Fdi che ha anche la delega all’edilizia scolastica.
Di certo Fdi sarà presente con una propria lista anche alle prossime elezioni e Palumbo dovrebbe essere della partita.
Due anni fa il candidato della maggioranza, Fausto Sposato, non ce l’ha fatta, probabilmente anche perché tradito da qualche suo collega.
L’amministrazione Capalbo restò a bocca asciutta e non è stata una cosa positiva ecco perché questa volta la discussione nella maggioranza sarà più articolata e ampia.
Al momento nessun nome ma solo indiscrezioni.
Partiamo da chi non è interessato e da chi non può candidarsi per svariati motivi; Manfredi sostiene questa maggioranza ma non si può dire che ne è parte integrante. Ex centro destra, in molti lo danno sempre più vicino al Psi, Bruno, presidente del consiglio, preferisce non avventurarsi in competizioni che, spesso, riservano brutte sorprese, Morrone, come risaputo, è vicino alle posizioni del consigliere regionale Bevacqua in rotta con il Pd, una candidatura sarebbe, quindi, un azzardo anche perché è impegnato a studiare per il concorso di vigile urbano nel comune di San Demetrio (clicca qui per leggere tutto l'elenco), Gencarelli non ha né forza elettorale né qualità per rappresentare la maggioranza alla Provincia, Mustica si è candidato a sostegno di Capalbo ma è risaputo che ha ottimi rapporti con esponenti di Fi ovvero Occhiuto e Caputo, Ferraro (Psi) e Cofone (Articolo Uno), sono alla loro prima esperienza in consiglio comunale e, quindi, ancora troppo crudi per andare a piazza XV marzo.
A questo punto la maggioranza potrebbe puntare o su Sposato, anche lei vicino alle posizioni di Bevacqua e membro della segreteria, ex assessore e con le giuste competenze per tentare la scalata alla Provincia, o su Luca Siciliano, al suo secondo mandato, scaltro e tutt’altro che sprovveduto. Ma in pole position ci sarebbero Fusaro e Capalbo.
Il primo è in consiglio comunale da quasi trenta anni (leggasi Sposato) ma non potrebbe contare sui voti dell’intera maggioranza per le cose che abbiamo scritto sopra.
Non è un mistero che la candidatura alla Provincia fa gola anche e soprattutto al primo cittadino.
Capalbo, Pd, ha buoni rapporti con molti sindaci e amministratori del comprensorio e potrebbe utilizzare la candidatura per un trampolino di lancio per le regionali del 2026.
Non è escluso, infine, che le elezioni provinciali potrebbero portare mutamenti all’interno dell’esecutivo dopo un anno e mezzo.
Mario Bonacci è un punto fermo e aspira al ruolo di vice sindaco, che dopo tanto tempo otterrà, Sposato e l'ex UDC Maiorano sembrano intoccabili mentre Miele e Arena rischiano grosso e probabilmente cederanno il posto ad altre figure di secondo piano.
Si tratta di indiscrezioni, per fine mese ne sapremo di più.

- clicca qui per scaricare il decreto della Succurro
- clicca qui per leggere l'elenco

PUBBLICATO 02/11/2023 | © Riproduzione Riservata





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