L’Autonomia Differenziata alla festa dell’Unità. De Caro (Europarlamentare); “la colpa è anche del centro sinistra.”


Roberto Saporito

Alla festa dell’Unità del Pd di Acri sono presenti tutti i big del partito. L’appello lanciato da locale circolo è stato raccolto dal segretario regionale nonché senatore, Irto, da Bruno Bossio e da Guccione della direzione nazionale, dal consigliere regionale Bruni, dall’europarlamentare De Caro. Presenti il sindaco di Acri Capalbo, il presidente del consiglio comunale, Bruno, i sindaci di Reggio Calabria, Siderno e Cosenza, Falcomatà, Fragomeni e Caruso, il segretario del circolo locale, Straface. Si parla di Autonomia Differenziata e l’incontro, tenutosi nella villa Campo Sportivo, è molto partecipato. Falcomatà e Fragomeni si sono complimentati con il sindaco Capalbo e con l’intero consiglio comunale per essere stati tra i primi a deliberare un ordine del giorno sia per dire no alla Legge che per istituire il referendum. (Complimenti anche per le battaglie e favori degli Lsu). Per tutti questa è una legge che divide l’Italia e provoca ancora più divari tra il Nord e il Sud, tra i ricchi e i poveri, tra i più privilegiati e i meno fortunati. Strali sono stati lanciati contro i parlamentari calabresi e contro il Governatore Occhiuto (“un dinosauro della politica che in trent’anni non ha fatto nulla per la Calabria”, ha detto Irto. Una legge che metterà ancora di più in crisi (già oggi fanno acqua da tutte le parti) il sistema dei trasporti, quello della sanità, della pubblica istruzione e delle infrastrutture. Per De Caro, circa 550 mila voti alle ultime Europee, la raccolta delle firme dovrà essere un chiaro messaggio al Governo per fare un passo indietro senza bisogno del referendum.” De Caro, ex sindaco di Bari, fa anche autocritica; “il centro sinistra non è esente da colpe, nel 2001 con la modifica del Titolo V della Costituzione di fatto il centro sinistra ha aperto le strade alla Legge Calderoli.” Partono applausi. “Le ricadute negative saranno nei servizi, aggiunge De Caro, in quanto i comuni del Sud non hanno le stesse risorse economiche di quelli del Nord e, di conseguenza, i diritti dei meridionali verranno calpestati così come quelli dettati dalla Costituzione. Si tratta di una legge inaccettabile contro la quale dobbiamo mobilitarci per la raccolta delle firme e poi per portare la gente a votare e questo dobbiamo farlo anche nel Nord dove dovremo spiegare che se il Sud indietreggia lo farà l’intera Italia.” Ed ancora; “chi ha votato questa Legge ha tradito la Costituzione ed in particolare l’articolo 3 (tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali), invece di rimuovere gli ostacoli questo Governo li mette.” Tra gli ospiti anche probabili candidati alla presidenza della Regione nel 2026. Irto e Caruso sono tra i papabili. Insomma, al termine dell’interessante dibattito a più voci emerge un quadro a tinte fosche per i meridionali e per i calabresi.
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PUBBLICATO 24/08/2024 | © Riproduzione Riservata

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