OPINIONE Letto 2631  |    Stampa articolo

La vergogna per cappello

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


Con un silenzio assordante la città sembrava aver accolto la decisione, calata dall’alto, di formare un polo unico con i tre istituti superiori. Una sorta di panta rei, per cui tutto scorre liscio nell’oblio che da tempo sembra aver avvolto la città. Un silenzio, per fortuna, interrotto degli studenti del Liceo Classico-Scientifico che hanno deciso di reagire a una scelta che, oltre a minacciare la qualità dell'offerta formativa, si tradurrà con ogni probabilità in una perdita di posti di lavoro per insegnanti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Intanto, quello che è certo è che si perde una dirigenza amministrativa e una dirigenza scolastica.
Di fronte all’ennesima decisione, che colpisce duramente il futuro del territorio, questi ragazzi hanno deciso di alzare la testa e di far sentire la loro voce, riunendosi in assemblea permanente. Un gesto forte, simbolico, ma anche solitario perché, a fronte della loro presa di posizione, la città sembra non curarsene.
Anche noi adulti ci siamo messi in disparte, come se questa battaglia non ci riguardasse, dimenticando che il futuro della scuola determina il futuro dei figli di questa terra. Eppure, il coraggio di questi giovani è una luce nel buio di una comunità che sembra aver perso da tempo la capacità di reagire. Ormai destinata ad accettare passivamente decisioni che lentamente, ma inesorabilmente, ne ha ucciso anche il senso di comunità, condannata ad una morte lenta e poco dignitosa. Questi ragazzi con la loro caparbietà provano a dimostrare che un'altra strada è possibile. Che c'è ancora spazio per indignarsi, per lottare, in un mondo alla rovescia nel quale l’inerzia è diventata la regola, mentre chi alza la voce viene visto quasi come un elemento di disturbo, piuttosto che come un esempio da seguire.
Questa appare l'immagine più evidente della situazione, una città che ancora una volta non riesce a smuoversi, nemmeno di fronte all’ennesima ferita inferta. Infatti, nonostante la determinazione dimostrata, la città sembra voler continuare a dormire. O forse semplicemente aspetta che il vento della rassegnazione spazzi via anche questa fiammata di speranza e resilienza, piuttosto che impegnarsi a custodirla.
Consoliamoci con il fatto che se tra qualche anno dovessero chiederci conto della nostra ignavia, potremmo sempre dire la frase buona per ogni occasione: “non si poteva fare nulla.” Magari, riusciremo a dirlo anche senza arrossire, perché non avvertiamo più il senso della la vergogna. Mio nonno, vissuto quando la vergogna aveva un peso insopportabile, oggi direbbe che ormai noi la indossiamo come cappello. Come se la vergogna fosse un accessorio di gran moda, portato con disinvoltura.

PUBBLICATO 09/01/2025 | © Riproduzione Riservata



L'offerta informativa di Acri In Rete restera' gratuita, senza barriere digitali che limitino l'accesso a notizie, inchieste e approfondimenti.
Se credi in un giornalismo libero, indipendente e impegnato a dire la verita', la tua donazione puo' diventare un sostegno concreto alle nostre battaglie.
La tua donazione sara' davvero una (bella) notizia.











Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 585  
Piccoli grandi passi per cambiare il mondo
Fare il carabiniere non è solo indossare una divisa, ma è anche vestirsi ogni giorno di coraggio per affrontare le criticità di una società complessa come la nostra. Antonio Perrellis è un uomo dell’A ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2188  
Il Silenzio dell'istruzione
Queste poche parole sono rivolte all'intera comunità, studentesca e non, del liceo classico e scientifico Julia di Acri, presso cui anche l'autore di questa lettera aperta è stato studente ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1675  
Capalbo, il potere che si regge per inerzia
Il quadro politico è ormai chiaro e sotto gli occhi di tutti: l’amministrazione Capalbo è entrata nella fase terminale di un fallimento annunciato. L’opposizione guida già la prima e la seconda commis ...
Leggi tutto

I FATTI DELLA SETTIMANA  |  LETTO 995  
Ripensamenti, aumenti, errori, gaffes, imbarazzo e memoria corta
Non è un fine di anno favorevole e sereno per la Maggioranza di centro sinistra destra ( Pd, Articolo Uno, Udc, Fi, Liste Civiche ) che sembra in balia delle onde e capace di prendere una serie di can ...
Leggi tutto

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 315  
Il calore della memoria: la Vigilia di Natale tra sapori e tradizioni
La vigilia di Natale è un giorno molto sentito. Ricco di storia e tradizioni, ad Acri e dintorni è celebrato oltre che dal punto di vista sacro, anche da quello tradizionale, ...
Leggi tutto