Lettera aperta al sig. presidente Sergio Mattarella


Angelo Bianco

Egregio signor presidente della Repubblica,
al netto di ogni convenevole e sincero rispetto che Le devo o di polemica politica di parte, cui non sono interessato, vado dritto alla domanda: Lei è il primo cittadino di questo paese ma, di grazia, Lei dov’è, cosa fa, cosa c’entra più in una Repubblica dove noi cittadini, altri e più comuni di Lei, non siamo mai più primi in niente e, invece, sempre più ultimi? Abbiamo perso il primato al diritto alla salute, allo studio, alla legalità, alla morale e assistiamo tutti i giorni ad esempi fulgidi di deriva incostituzionale da questa come dall’altra parte, la politica tutta è colpevole tutta. Lei, signor Presidente, non prende la parola, non muove critica, non oppone obiezioni, non dichiara il suo personale e responsabile sdegno e, allora, Le chiedo: PERCHÉ? Perché sono solo io a stupirmi che un alto rappresentante dello Stato sia indagato per truffa a quello stesso Stato e non sente il dovere di dimettersi? Perché sono solo io a stupirmi che il giornalismo di inchiesta sia vessato, negato, spiato o, per un verso, tirato per i capelli e, per l’altro, offeso, umiliato e deriso? Perché sono solo io a stupirmi che se rubi una gallina vai dritto in galera ma se sottrai allo Stato milioni di euro sei libero e hai diritto alla presunzione di innocenza sino a babbo morto o, addirittura, eretto a martire, perseguitato dalla giustizia, a cui magari dedicare alla memoria una strada o un aeroporto? Perché sono solo io a stupirmi che il diritto degli studenti alla manifestazione e alla protesta sia negato e/o manganellato? Perché sono solo io a stupirmi che le finanze pubbliche siano sempre in riserva solo quando c’è da riarmare la sanità che è sempre più in crisi e sempre più per élite? Perché sono solo io a stupirmi che un cittadino non può partecipare ad un concorso pubblico se ha la fedina penale sporca mentre può essere eleggibile al parlamento? Perché sono solo io a stupirmi che 50.000 persone sono state massacrate, e altre lo sono e lo saranno, nel silenzio della ragione e della coscienza, discettando sul più corretto uso della parola “genocidio”? Perché sono solo io a stupirmi che mentre tantissime famiglie fanno fatica a dare da mangiare ai propri figli, siano stati reintrodotti, invece, sotto falso nome, i vitalizi di consiglieri e parlamentari? E, soprattutto, perché sono solo io a stupirmi che si usi il termine “guerra” con la stessa leggerezza governativa e mediatica di quando si dice “gita fuori porta” o dicendo di “bomba atomica” come se dicessimo di “fuochi d’artificio”? Caro Sig. Presidente, scriverle e appellarmi a Lei è la confessione del fallimento dell’azione di educazione civica che è patrimonio della società civile che, assuefatta, rassegnata e anestetizzata dal susseguirsi di governi incapaci, immorali ed ignoranti, ne ha disperso la lezione e il valore ma sono sempre solo io ad averne stupore? Egregio presidente, anche Lei, davvero, non ha proprio nulla di cui stupirsi perché se così è, e così mi sembra, perché le sto negando, con il mio personale e responsabile sdegno, il diritto a rispondermi “non ne ho competenza istituzionale”, posso chiederle ancora: Lei è ancora primo cittadino di cosa e, soprattutto, di chi? Rispettosamente. |
PUBBLICATO 07/04/2025 | © Riproduzione Riservata

Commenta la news
Ultime Notizie
COMUNICATO STAMPA | LETTO 1676
L'ass. Giuseppe nel Cuore dona nuovi televisori al reparto di medicina del Beato Angelo d'Acri
Grazie alla straordinaria generosità dimostrata dai partecipanti all’evento benefico “X Memorial Giuseppe Reale”, tenutosi lo scorso 6 agosto presso lo stadio “Pasquale Castrovillari” di Acri, l’Assoc ... → Leggi tutto
Grazie alla straordinaria generosità dimostrata dai partecipanti all’evento benefico “X Memorial Giuseppe Reale”, tenutosi lo scorso 6 agosto presso lo stadio “Pasquale Castrovillari” di Acri, l’Assoc ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 796
L'amore malato
Si chiamava Pamela, aveva 29 anni e una vita ancora da vivere, aveva sogni e speranze. E’ invece la vittima numero 42 dell’anno, pugnalata dal delirio di possesso travestito d‘amore. E’ morta sul balc ... → Leggi tutto
Si chiamava Pamela, aveva 29 anni e una vita ancora da vivere, aveva sogni e speranze. E’ invece la vittima numero 42 dell’anno, pugnalata dal delirio di possesso travestito d‘amore. E’ morta sul balc ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 302
''Pulitour'': passeggiata ecologica volta alla sensibilizzazione del nostro terrirorio
Domenica 21 settembre il Rotaract Club Acri ha svolto l’iniziativa del Pulitour in interclub con i Rotaract Club Cosenza, Petilia Policastro, Trebisacce Alto Ionio Cosentino e in collaborazione con Pl ... → Leggi tutto
Domenica 21 settembre il Rotaract Club Acri ha svolto l’iniziativa del Pulitour in interclub con i Rotaract Club Cosenza, Petilia Policastro, Trebisacce Alto Ionio Cosentino e in collaborazione con Pl ... → Leggi tutto
LA LETTERA | LETTO 846
Lettera ad una Preside del terzo millennio
E' trascorso un mese dall'inizio del nuovo anno scolastico. Sembra un secolo. La modernita' ultima ci costringe a vivere con ritmi sconosciuti prima al nostro Essere determinando una ... → Leggi tutto
E' trascorso un mese dall'inizio del nuovo anno scolastico. Sembra un secolo. La modernita' ultima ci costringe a vivere con ritmi sconosciuti prima al nostro Essere determinando una ... → Leggi tutto
I RACCONTI DI MANUEL | LETTO 877
L’anziana signora che trasportava a spalla la legna
È un giorno di pioggia autunnale. Uno di quei giorni in cui amo semplicemente passeggiare un po' a piedi lungo le strade della nostra Sila Greca. La notte scorsa è piovuto tanto: ... → Leggi tutto
È un giorno di pioggia autunnale. Uno di quei giorni in cui amo semplicemente passeggiare un po' a piedi lungo le strade della nostra Sila Greca. La notte scorsa è piovuto tanto: ... → Leggi tutto