OPINIONE Letto 1421  |    Stampa articolo

Alla ricerca del segnale perduto

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


In principio fu il Pensiero, quello di Cartesio che con aria solenne disse: “Cogito ergo sum” - Penso, dunque sono!
Poi arrivò un tale Siffredi (Rocco) che in modo meno profondo, ma decisamente più fisico sentenziò: “Coito ergo sum”.
(Non sarà filosofia, ma almeno è roba concreta.)
Infine giunse Internet, una sorta di Messia dell’era tecnologica e comandò: “Digito ergo sum”. Digito, dunque esisto.
Infatti, in questi tempi solo digitando possiamo esistere o apparire, o entrambe le cose. Siamo diventati zombie attaccati al Wi-Fi come chi resta attaccato ad una flebo.
Se ci staccano la rete non è che smettiamo di vivere, peggio, smettiamo di esistere (socialmente s’intende) .
Ieri, ad esempio, è successa una vera tragedia che al cospetto quelle greche appaiono film comici alla Carlo Verdone.
E’ sparita la rete. Così fu il silenzio e il vuoto. Una sospensione spazio-temporale. Le persone, spaesate, si aggiravano per le strade, per gli uffici fissando le tacche del cellulare con la stessa intensità con la quale si fissano gli occhi di una bella donna con la speranza che si decida a dire sì.
Alcuni hanno addirittura provato a parlare tra esseri umani dal vivo.
Frasi sconnesse del tipo: “e mò?”, “che può essere successo?”.
Il telefono, carogna, lampeggiava quasi a dire: “prega!”.
Tanti fluttuavamo come satelliti in orbita attorno a una Terra offline, perduti nel vuoto cosmico, La “salvezza” appena fuori città, dopo la galleria. Tutti in fila per ritrovare almeno una "tacca"e ritornare finalmente ad esistere.
È triste ammetterlo ma Cartesio e Rocco sono stati sconfitti, non da un’idea rivoluzionaria o da un’impresa storica ma, piuttosto, da una tastiera, da un mouse, da uno smartphone da 200 euro.
Siamo ormai l’umanità digitale alla ricerca perenne del Wi-Fi o dell’hotspot. Quando il segnale sparisce restiamo lì come bambini smarriti senza la mamma.
Proprio come il piccolo extraterrestre ET, spaventati continuiamo a ripetere: “Telefono casa... telefono casa.”

PUBBLICATO 10/06/2025 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

CULTURA  |  LETTO 466  
La Regione premia l’Associazione Pamphile. In arrivo 30mila euro
Con l'avviso pubblico, "MISURE DI SOSTEGNO PER BIBLIOTECHE E ARCHIVI.... ...
Leggi tutto

NOTA STAMPA  |  LETTO 1809  
La bellezza della fantasia di Feraudo
Abbiamo letto, non con sorpresa conoscendo l'autore, ma con ilarità, le.... ...
Leggi tutto

NOTA STAMPA  |  LETTO 1123  
Costruire un’alternativa credibile; “adesso si cambia”
Le elezioni regionali hanno rappresentato un momento di verità anche per la nostra città. A parte la prevedibile vittoria di Occhiuto e l’importante affermazione ...
Leggi tutto

IL PUNTO  |  LETTO 2873  
Pino Capalbo, il sogno svanisce
Oltre 5364 voti nella circoscrizione Nord non sono bastati per raggiungere un obiettivo rincorso per mesi e mesi. Slogan, incursioni, promesse e tensioni familiari, il verdetto delle urne è arrivato: ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 970  
Grazie Acri! Il Partito Democratico primo partito e grande sostegno a Pino Capalbo
Il partito Democratico esprime il più sentito ringraziamento alla comunità di Acri per il risultato straordinario e per il forte segnale di fiducia emerso dalle appena trascorse elezioni ...
Leggi tutto