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Una vita da mediano

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
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Lo confesso subito: il calcio moderno mi appassiona quanto una riunione di condominio convocata per approvare il bilancio.
Lo guardo con la stessa partecipazione emotiva con la quale si guarda l’amministratore che illustra i conti.
Sarà perché appartengo a quella generazione cresciuta a pane e telecronache che raccontavano un altro calcio, fatto di fantasia ed estro
ll calcio, per intenderci, di Baggio Maradona, Zico, Platini, Cruijff, Van Basten, Bruno Conti (solo per citarne alcuni). Quelli non erano solo giocatori ma veri artisti del pallone, capaci di entusiasmare uno stadio con giocate incredibili. Avere gente così in squadra rendeva più agevole il compito dell'allenatore.
Oggi, il calcio sembra avere bisogno di "geometri" più che di "creativi" . La fantasia non va più di moda e fa fatica a trovare spazio, superata ormai dalla devozione agli schemi degli allenatori.
Ora, fare il C.T. della nostra Nazionale non è stato mai semplice, oggi però è ancora più complesso. Intanto perché i talenti italiani scarseggiano, sono diventati merce rara. Senza contare che trovano poco spazio in squadre impegnate in più fronti e in un Campionato di serie A logorante.
La Nazionale arriva da anni difficili che ci hanno tenuto fuori da ben due Mondiali e rischia di restare fuori anche dal terzo. In uno scenario così complesso è arrivata la nomina di Gennaro Gattuso con il compito di ricreare entusiasmo intorno alla Nazionale, far ritrovare lo spirito di appartenenza ai giocatori e qualificarci ai prossimi Mondiali. Obiettivi complicati, mica bruscolini!
Il compito è arduo e impegnativo e le condizioni di partenza sono quelle che sono. Tuttavia, se c'è qualcuno che può assolvere a questo compito è proprio il mister calabrese.
Certo Gattuso nelle interviste non ha la raffinatezza di un intellettuale, ma in panchina ha le doti che hanno in pochi: concretezza e passione. Qualità indispensabili per poter riaccendere il motore della nazionale che fatica a ripartire.
Del resto uno che ha alle spalle una vita da mediano sa bene che bisogna sacrificarsi e non basta solo correre per due per ottenere risultati importanti. Gennaro, come è noto, non è stata una prima scelta, ma portandoci ai mondiali dimostrerà che è stata certamente la scelta giusta.
Allora, in bocca al lupo Ringhio. Facci tornare quella passione che durante le partite degli azzurri i ci fa alzare in piedi, piuttosto che tornare ad addormentarci sul divano.

PUBBLICATO 22/06/2025 | © Riproduzione Riservata





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