Il Comitato Vallonecupo si congratula con l'Ing. Simone Bruno, nuovo Assessore ai Lavori Pubblici: ''Ora un dialogo aperto per affrontare insieme le sfide del territorio''


Comitato Vallonecupo - Ripristino della Viabilità

Il Comitato di Vallonecupo esprime le sue più sincere congratulazioni all’ingegnere Simone Bruno per la recente nomina ad Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Acri.
La nomina dell’Assessore Bruno rappresenta anche un riconoscimento, seppur indiretto, al senso di partecipazione civica della comunità di Vallonecupo. Non è un caso che la sezione elettorale N. 17 – che raccoglie i votanti delle nostre contrade – sia risultato il più votato nelle ultime tre tornate amministrative. All’Ing. Simone Bruno auguriamo un incarico sereno, produttivo e ricco di soddisfazioni. Il valore del dialogo Pur nel clima di fiducia e speranza che accompagna questa nuova fase amministrativa, il Comitato si sarebbe atteso un’immediata apertura al confronto. Un incontro ufficiale avrebbe rappresentato l’occasione ideale per avviare un dialogo costruttivo sulle criticità del territorio, alcune delle quali già segnalate dai residenti. Riteniamo che l’ascolto, la condivisione e la trasparenza siano pilastri fondamentali dell’azione amministrativa, in particolare per una coalizione che si richiama ai valori del centrosinistra. Amministrare, per noi, significa anche concertare, includere e affrontare i problemi insieme, con realismo e senso di responsabilità. Le priorità: ponte e viabilità Tra le questioni più urgenti che richiedono attenzione, ne segnaliamo due in particolare. 1. Il ponte di Vallonecupo È trascorso quasi un anno dall’incontro pubblico tenutosi l’8 agosto 2024 nella contrada Pagania di Vallonecupo, durante la quale furono illustrate le ragioni dell’interruzione dei lavori sul ponte e annunciato l’avvio di un nuovo studio di fattibilità. Da quel momento, l’Amministrazione ha intrapreso un percorso tecnico ed economico complesso e non privo di ostacoli, che ha richiesto tempo per la redazione della variante progettuale, la scelta della nuova soluzione e la conseguente riprogrammazione dell’intervento. Il cantiere è stato riaperto ufficialmente il 26 maggio 2025, a oltre un anno dalla chiusura del ponte, con l’avvio della prima fase del cronoprogramma: la demolizione della vecchia struttura, prevista in otto giorni solari. Tuttavia, a distanza di più di quaranta giorni, i lavori risultano fermi. Sul posto non si registra alcuna presenza di operai o mezzi, e la demolizione stessa è stata completata solo parzialmente. Alla luce di questo stallo, riteniamo doveroso ricevere un aggiornamento chiaro sull’andamento e sui tempi di ripresa del cantiere, oltre a un eventuale riscontro su eventuali problematiche tecniche, amministrative o di altra natura che possano averne causato l’interruzione. Preoccupa inoltre la gestione dei materiali di risulta: l’asfalto e il calcestruzzo del vecchio ponte sono ancora accatastati ai bordi della sede stradale, e parte di questi detriti è stata utilizzata per la realizzazione di una piazzola e per il riempimento della fiumara. Questo solleva legittimi interrogativi in merito alla corretta caratterizzazione ambientale dei materiali e al possibile rischio di contaminazione della falda acquifera. Per questi motivi, il Comitato chiede un confronto diretto con l’Assessore Ing. Simone Bruno, affinché si possa fare chiarezza sullo stato del progetto, sulle eventuali criticità riscontrate e sulle prospettive concrete di completamento dell’opera. 2. La manutenzione delle strade comunali Un’altra criticità che merita attenzione riguarda la manutenzione della rete viaria comunale, un tema che tocca da vicino la vivibilità quotidiana dei cittadini. La determina comunale del 3 giugno 2025 prevedeva interventi su circa 25 chilometri di strade, ma ad oggi i lavori sono stati effettuati solo su alcuni tratti, in modo parziale e disomogeneo. Tra le zone rimaste escluse figura, in modo del tutto incomprensibile, uno dei segmenti più trafficati e utilizzati della viabilità locale: il tratto che collega il ristorante “Il Cacciatore” alla fontana di “Cufunu”. Qui, l’erba alta e la vegetazione spontanea hanno invaso la carreggiata, restringendo la sede stradale e rendendo difficoltoso – e in certi punti pericoloso – il transito di veicoli, soprattutto nei casi di scarsa visibilità. A questo si aggiunge un ulteriore problema: la completa occlusione di molte cunette laterali. Nella determina non è prevista alcuna operazione di pulizia di questi canali, che risultano oggi inefficaci nel drenaggio delle acque piovane. Durante i temporali, l’acqua non riesce a defluire, provocando allagamenti, ristagni e fenomeni di erosione dell’asfalto che peggiorano lo stato del fondo stradale. Alla luce di tutto ciò, il Comitato chiede con urgenza un aggiornamento puntuale e trasparente: quali tratti saranno effettivamente oggetto di interventi e con quali tempistiche? Va ricordato che la rete stradale di Vallonecupo si estende per circa 27 chilometri di strade ordinarie e ulteriori 8 chilometri di strade secondarie, che richiedono una manutenzione costante per garantire sicurezza e accessibilità. Collaborazione e spirito costruttivo Il Comitato Vallonecupo rinnova la propria disponibilità a collaborare in modo aperto e propositivo, come già avvenuto in passato con l’ex Assessore Ing. Leonardo Sposato, al quale va il nostro ringraziamento per l’ascolto e la disponibilità dimostrati. Con lo stesso spirito ci rivolgiamo oggi all’Assessore Ing. Simone Bruno, certi che il futuro del nostro territorio potrà essere costruito insieme, attraverso un confronto franco e trasparente, orientato alla concretezza e al bene comune. |
PUBBLICATO 17/07/2025 | © Riproduzione Riservata

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