La vittoria del centrodestra? La necessità di fare chiarezza ad una settimana dalle elezioni


Roberto Cofone

Esattamente una settimana fa si concludevano le elezioni regionali in Calabria e veniva dichiarato vincitore il Presidente Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale di Forza Italia. Da allora il Centrodestra locale non ha perso occasione per commentare questa vittoria re- gionale esaltando la narrazione del popolo schierato, come rimarcano anche le dichiarazioni dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni (anche se lei preferirebbe Il Presidente) che dichiara: “Anche in Calabria fiducia nella nostra coalizione”. Una contentezza della vittoria che spesso si traduce in una manipolazione dell’analisi scambiando le vincite regionali an- che per quelle locali.
L’attenta analisi dei dati offre però una panoramica molto più complessa, proprio perché le stime non si fanno su letture superficiali o apparentemente ovvie. Emergono dettagli interessanti, sui quali tocca soffermarsi, proprio perché i dettagli fanno la differenza e sono de- terminanti per non permettere ad una certa narrazione di distorcere le analisi stesse e di manipolare quanto avvenuto facendo passare questa come una vittoria della democrazia. Come se non fosse una metodologia incancrenita, soprattutto nella nostra regione, una prati- ca come quella della gestione del consenso. Ho sentito la necessità personale di fare chiarezza. Una necessità che riporto e condivido umilmente, dopo anni di politica attiva e militanza (a 12 anni iscritto nella FGCI, militato nel PCI prima e nei DS dopo fino al 2007, anno della fondazione del PD al quale non ho mai aderito). Dopo aver letto una sequenza spropositata di voci che si sovrapponevano fra articoli, commenti social e una lunga schiera più di opinioni che di consapevolezze, diciamo che, forse, con una minima competenza d'analisi, sento di poter dire anche io qualcosa in merito. Ad una settimana dai risultati elettorali, dunque, e a seguito delle diverse esternazioni, fa- cendo ordine e partendo da uno sguardo ampio che indaga sulla situazione regionale, si evince che: 1° dato RIVINCE IL PARTITO DELL’ASTENSIONE Con il 43,15% dei votanti, in Calabria rivince il “Partito dell’Astensione” formato da: A) Studenti fuori sede e migranti economici che non hanno cambiato residenza con la spe- ranza di un ritorno in futuro; B) Cittadini che nell’attuale offerta politica non si riconoscono; C) Cittadini che hanno perso fiducia nello strumento del voto. 2°dato ROBERTO OCCHIUTO VINCITORE ASSOLUTO Lo sfoglio dei voti ha evidenziato un vincitore assoluto in Roberto Occhiuto. Il Presidente uscente della Regione Calabria, candidato dal centrodestra, dopo essersi dimesso due mesi fa, ha stravinto le elezioni regionali con il 57,3% dei voti aumentando i propri consensi di tre punti rispetto al 2021. Primo Presidente a fare il bis, Occhiuto ha vinto in tutte le circoscrizioni, con i risultati mi- gliori nel Sud e nel centro della regione, in particolare nelle province di Reggio Calabria e Crotone con il 65% dei voti, mentre il centro-sinistra ha tenuto meglio nella Circoscrizione Nord, cioè Cosenza e dintorni, dove il distacco è stato di 5 punti. Il successo personale di Occhiuto è confermato dall’affermazione come primo partito di Forza Italia (di cui è vicesegretario a livello nazionale) con il 18% dei voti seguito dalla lista civica “Occhiuto Presidente” con il 12,4%. Forza Italia non solo è il primo partito in assolu- to in regione, ma ottiene qualcosa in più rispetto al 2021 (17,3%). Un risultato non totalmente in linea con le percentuali nazionali. 3°dato GIANLUCA GALLO RECORDMAN. IL RUOLO DEI “SIGNORI DELLE PREFE- RENZE” Da sottolineare il voto disomogeneo delle liste del centrodestra nelle tre circoscrizioni in particolare della Lega (con il 5,34% nella circoscrizione Nord, del 10,08% nella circoscrizione Centro e 14,01% nella circoscrizione Sud) e della lista “Noi Moderati” (con il 2% nel- la circoscrizione Nord e Sud e del 7,71% nella circoscrizione Centro). In questo voto disomogeneo giocano un ruolo decisivo i cosiddetti “signori delle preferen- ze”, veri protagonisti delle elezioni calabresi grazie alla loro capacità di raccogliere migliaia di preferenze personali. Cito solo i candidati che superano da soli la soglia di 10000 preferenze nella loro circoscri- zione. - Forza Italia: al Nord Gianluca Gallo (recordman con le sue 30165 preferenze), Straface (13363), Santoianni (10661); al Centro Ferrari (12134); al Sud Cirillo (19225) e Giannetta (10452). - Lega: al Centro Mancuso (12130) al Sud Mattiani (12629). - Fratelli d’Italia: al Centro Montuoro (11920) Ferro (10406) e al Sud Calabrese (11351). - Occhiuto Presidente: al Nord Caputo (14791) e Succurro (12201): - Noi Moderati: al Centro Pitaro (11995). 4° dato SCONFITTA WANDA FERRO E NOTE DOLENTI PER IL CENTRODESTRA Nonostante il grandissimo successo di Occhiuto non mancano note dolenti nel centrodestra. Quella di Wanda Ferro è la sconfitta più altisonante. La sottosegretaria al Ministero dell’Interno, ex Presidente della Provincia di Catanzaro, candidata da Fratelli d’Italia per arginare lo strapotere di Occhiuto, con 10406 voti è arrivata seconda nella lista della Circoscrizione Centro dietro a Montuoro (11920 voti), racimolando nella sua Catanzaro 1895 voti su 37991 voti. Altre note dolenti nel centrodestra sono la bocciatura dello stesso Occhetto nella sua città, Cosenza (con il 41,93 % dei voti è stato battuto da Tridico di 15 punti), nel Comune di Rende (distaccato di 17 punti) e nel Comune di Castrolibero (dove il sindaco Orlandino Greco candidato ed eletto nella lista della Lega ha racimolato 972 voti ed è stato battuto dal centro- sinistra). Tra le note dolenti del centrodestra il mancato quorum dell’UDC, con un risultato da prefis- so telefonico e l’uscita di scena da Palazzo Campanella della famiglia Gentile dopo 40 anni (1985 prima elezione di Pino Gentile). Stringendo invece il campo e prendendo un campione specifico, quello del nostro paese, Acri, si riporta quanto segue: 1°dato AFFLUENZA IN CONTROTENDENZA Ad Acri, in controtendenza con l’affluenza regionale, assistiamo ad un aumento dei votanti (9799 votanti 49,60% degli aventi diritto) rispetto alle regionali del 2021 (9081 votanti 44,60%) nonostante una diminuzione di 605 elettori aventi diritto (19756 elettori nel 2025 rispetto ai 20231 del 2021). Un’affluenza più alta di 6 punti rispetto al dato regionale (43,15%). 2° dato SUCCESSO DI PINO CAPALBO AD ACRI E NELLA CIRCOSCRIZIONE NORD Premesso, per chi non sa leggere i dati elettorali, che Pino Capalbo non era il candidato del- l’intero centrosinistra (come lo era alle comunali da candidato Sindaco) ma un candidato della lista del PD, e nonostante è stato oggetto di una campagna rabbiosa condotta sui social contro la sua persona prima, durante e dopo la campagna elettorale, il Sindaco di Acri ottiene un ottimo risultato nel suo Comune e nell’intera Circoscrizione Nord (5364 risultando il terzo votato) anche se non raggiunge l’elezione. A conferma di questo dato: A) con 2359 voti nel Comune di Acri ottiene il maggior numero di preferenze alle regionali calabresi dal 2010 nel nostro Comune; B) con la sua candidatura fa ottenere al PD (2625 voti) il miglior risultato alle regionali nel nostro Comune dal 2010; C) con la sua candidatura contribuisce in modo determinante, insieme alle altre liste a fare avere con il 58,34% dei voti uno dei migliori risultati del centrosinistra in Calabria in questa competizione elettorale; D) con la sua candidatura il centrosinistra per la terza volta dopo le comunali del 2017 e del 2022, dato che siamo in tema di bitume sui social, riesce ad “asfaltare” il centrodestra (17 punti in più del centrosinistra in questa tornata elettorale); F) con le sue preferenze (il più votato nel PD) contribuisce a far bocciare i Sindaci del centrodestra di San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese e Bisignano, per restare solo a tre comuni confinanti con Acri. 3° dato CONFERMATA LA SUPREMAZIA DEL CENTROSINISTRA AD ACRI Il centrosinista, diviso nella competizione regionale del 2021, in controtendenza con il voto regionale, stravince ad Acri le elezioni regionali del 2025 con il 58,34% dei voti (17 punti in più del centrodestra, che oggi festeggia sui social questa disfatta come una grande affermazione). La coalizione di centrosinistra trainata dal PD (con il suo candidato Pino Capalbo) ottiene: 1) 17 punti in più sul dato regionale del centro sinistra (41,73%) 2) 11 punti in più sul dato del centrosinistra nella Circoscrizione Nord 3) 5 punti in più ad Acri rispetto alle regionali del 2021 (sommando i voti di tutto il centro- sinistra 4) 8 punti in più rispetto alle comunali del 2022. Un successo grazie ad un aumento omogeneo sia nel centro (dal 60% a quasi il 65%) che nelle frazioni (dal 46% al 52%). Rilevante il dato dell’Area Duglia (sez. elettorali 15-16-17- 19) dove il centrosinistra raggiunge il 67,36%. Per quanto riguarda le liste del centrosinistra, oltre al PD, va segnalato l’ottimo risultato del- la lista DP (1010 voti ) e del suo candidato Federico (887 Voti); il buon risultato di AVS (421 voti - 4,61%) e della sua candidata locale Turano (335 voti) superiore di quasi 2 punti rispetto al dato della Circoscrizione Nord; la conferma dei 5 Stelle del voto del 2021; il voto della lista Casa dei Riformisti in linea con voto regionale. 4° dato AD ACRI PERDE IL CENTRODESTRA In controtendenza con il voto regionale ad Acri il centrodestra perde 5 punti rispetto al 2021(dal 46,45% al 41,16%) e 8 punti rispetto alle comunali del 2022. Calo reso ancora più netto dal raffronto con il voto preso dal centrodestra a livello regionale (17 punti in meno del voto preso dal centrodestra) e nella Circoscrizione Nord (10 punti in meno). Un calo quello di Acri omogeneo sia nel centro (dal 39,70% al 35,24%) che nelle frazioni (dal 53,63% al 47,68%). Nelle frazioni assistiamo ad una tenuta del centrodestra nella area San Giacomo (sezione numero 21, 22, 23, 24, 25, 29) con il 56,00% dei voti come nelle Regio- nali del 2021 e nelle comunali del 2022, ad un forte calo nell’area La Mucone (sezione 30, 31, 32, 33, 34, 35) con il 61,67% al 50,55%, nell’area Montagnola (sezioni 18-20-26-27-28) si passa dal 53,06% al 46,02% e nell’area Duglia (sezioni 15,16, 17, 19) dal 41,27% al 32,29%. 5° DATO FORZA ITALIA PRIMO PARTITO DEL CENTRODESTRA. FORTE CALO DELLA LEGA All’interno del centrodestra assistiamo ad un forte aumento di Forza Italia che passa dal 13,79%(1164 voti) del 2021 al 18,83% (1720 voti) con un aumento sia nel centro (693 voti 14,51% rispetto a 452 voti 10,52% del 2021) che nelle frazioni (da714 voti 17,18% del 2021 a 1027 voti 23,55% ). Nelle frazioni assistiamo: 1) ad un forte aumento nell’area San Giacomo (da 109 voti 9,17% del 2021 a 458 voti 36,44%) dovuto in gran parte alla presenza del candidato locale Morrone che ha conseguito un buon risultato (604 voti); 2) ad un calo nell’area La Mucone dal 32,94% al 25,78% nonostante il buon apporto di qualche perso- naggio precedentemente schierato col centrosinistra. L’aumento nel centro potrebbe trovare una spiegazione nella presenza nel 2021 nelle liste di Coraggio Italia dell’ex sindaco Tenuta vicino a Forza Italia. Tra i candidati di Forza Italia da sottolineare il grande risultato dell’assessore uscente Gallo con 1355 voti (nel 2021 791 voti), il buon risultato della consigliera Straface che raddoppia i voti del 2021 (513 voti rispetto ai 206 del 2021). Tra le altre liste del centrodestra assistiamo ad un forte aumento di Fratelli D’Italia (da 442 voti 5,24% del 2021 a 913 voti 9,99% ) dovuto in gran parte al passaggio dalla Lega a Fratelli d’Italia dell’ex consigliere regionale Molinaro (485 voti di preferenza) che nel 2021 prese 413 voti. Questo passaggio è il motivo del forte calo della Lega ( da 755 voti 8,94% a 268 voti 2,93 %). Tra i candidati di Fratelli d’Italia buono il risultato della consigliera uscente De France- sco (375 voti nel 2021 251). Da citare la conferma dei voti di preferenza del consigliere uscente Caputo nella lista “Occhiuto Presidente”(270 rispetto alle 234 del 2021 quando era candidato di Forza Azzurri). Per quanto riguarda l’UDC (421 voti 4,61 %,percentuale che a livello regionale avrebbe consentito l’ingresso a Palazzo Campanella) buono risultato della candidata Vigliaturo con 491 voti. Ci sarebbero molti altri dati da tenere in considerazione. La sintesi riporta che a livello regionale vince Occhiuto, Forza Italia e il centrodestra, ad Acri si conferma il successo del centrosinistra e di Pino Capalbo. Questo esercizio di pazienza nel fare chiarezza sui dati è pratica necessaria per confermare che sì, i venti di destra a livello regionale, nazionale e mondiale soffiano ancora, spesso pericolosamente; che è vero che la Sinistra parlamentare resta ancora frammentata e spesso senza proposte concrete, ma al consenso effettivo della Destra e all’altro consenso, quello non autentico, quello gestito, si sta opponendo una nuova risposta che ha un’eco mondiale. La stanchezza di chi viene da un passato politico e da diverse delusioni o scottature, la rabbia e l’entusiasmo delle nuove generazioni che sentono messi a rischio i principi democrati- ci, fanno ben sperare. Non è un caso questo risveglio dell’indignazione che sta portando ad una presa di responsa- bilità individuale e collettiva più attiva. Quello che movimenti, associazioni e politiche dal basso fanno da tempo, cioè sopperire ad un vuoto enorme, sta richiamando la Sinistra ad una grande sfida. I moti spontanei, le piazze piene, hanno comunicato e lanciato molti segnali. Le lotte, prima di tutto quelle per Gaza, che ha ricompattato un sentire comune, si sono tra- dotte, oltre alla denuncia di un genocidio e di una crisi dei diritti umani senza precedenti, nell’urgenza di riappropriarsi del sentimento vero di denunciare le ingiustizie tutte. Citando un articolo di Ricciardi di qualche giorno fa su Il Manifesto: “LA SFIDA POLITICA ... è quella di dare sempre maggiore stabilità e robustezza organiz- zativa al movimento che sta nascendo. Aiutando una generazione che è a digiuno di politica a darsi un metodo e degli obiettivi, e dando una scossa a chi è intorpidito da decenni di egemonia di una visione della società che ha fiaccato il senso di solidarietà e l’immaginazione di un futuro più equo.” Sulla base di questo ragionamento ci si attivi meglio per una compattezza. Alla Destra, intanto, lasciamo i festeggiamenti. Finché c’è da festeggiare. |
PUBBLICATO 14/10/2025 | © Riproduzione Riservata

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