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CASE ACCESSIBILI : Fondi bloccati nelle casse del comune per colpa di Andromeda

Foto © Acri In Rete
Franca Sposato
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Oltre al  danno -  è proprio il caso di dirlo  - anche la beffa !!!! È quanto sta accadendo  a molti dei beneficiari dei fondi  “case accessibili” che non riescono  proprio ad ottenere quanto spetta loro di diritto.   Tutto ha inizio nel 2011 quando, nel rispetto della linea di intervento del POR Calabria FESR “Qualità della vita e inclusione sociale” viene pubblicato un avviso dal titolo “Case Accessibili”, destinato a favorire il miglioramento dei sevizi di assistenza agli anziani ed ai soggetti diversamente abili, attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle abitazioni private e la realizzazione di interventi di domotica.
Alla esecuzione di tale linea di intervento la Regione Calabria destina la somma di € 5.220,000.
Nel Comune di Acri, di tutte le domande presentate ne sono state  ammesse solo dodici, come da graduatoria approvata con decreto n. 15438, pubblicata sul BURC Calabria n. 45 del 9.11.2012, per un finanziamento complessivo pari ad € 230.588,71. Dopo anni di attese, rinvii, rimbalzi di  responsabilità tra Comune e Regione finalmente  lo scorso novembre , con decreto n. 13681 del 27.11.2015, viene disposto il trasferimento in favore del comune di Acri della somma di €  135.701,53 pari all’ anticipazione dell’80%.
Tutto sembra volgere verso la soluzione e l’immediato trasferimento dei fondi in favore dei beneficiari.
Ma non è cosi…. le difficoltà interne al Comune di Acri nell’individuare un Dirigente disposto ad assumersi la responsabilità del procedimento, determinano ulteriori ritardi. Individuato, dopo ben tre rifiuti, il Rup, altro inghippo la polizza fideiussoria scaduta per i beneficiari che non avessero iniziato i lavori.
Superato anche questo ostacolo, grazie alla solerzia della compagnia assicurativa e all’intervento del sottoscritto avvocato, interessatasi della questione sin dal suo inizio, sembrano non esserci più motivi per non trasferire i soldi ai beneficiari e dare cosi loro la possibilità di realizzare i lavori entro e non oltre il termine di sei mesi, onde evitare di andare di nuovo incontro alla scadenza della polizza. Ma ancora una volta non è cosi….. Anzichè tirare un bel sospiro di sollievo e definire conclusa una storia tanto intricata, oggi è nuovamente polemica.
Ad innescarla ancora una volta il sottoscritto avvocato che conosce la cronistoria di questa vicenda fin dal suo inizio e che oggi,  a nome dei beneficiari, è costretta a manifestare tutto il proprio sdegno e stupore  per quanto sta accadendo negli uffici del Municipio.
Infatti ad oggi i beneficiari non riescono ad avere i soldi mandati dalla Regione, in quanto l’ufficio ragioneria sembrerebbe impossibilitato a liberare  i pagamenti a causa del blocco dei  sistemi informatici dovuto alla decisione degli amministratori di sostituire il trentennale gestore software Andromeda.
Un blocco dei dati informatici che ha  innescato tra l’altro un contenzioso destinato a non concludersi repentinamente. Dopo anni di attesa i beneficiari sono costretti a sentirsi dire che i soldi sono nelle casse del Comune ma non possono essere trasferiti a causa di Andromeda. È proprio il caso di dirlo oltre al danno la beffa. Peccato che a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini ed in questo caso – ancora peggio – sono persone che dovrebbero essere “categorie protette”.

PUBBLICATO 18/02/2016 | © Riproduzione Riservata





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