NEWS Letto 4618  |    Stampa articolo

Siti archeologici nascondono significative testimonianze

Foto © Acri In Rete
Rosanna Caravetta
condividi su Facebook


Tra mito storia e archeologia.  Nuove ricerche sul territorio di Acri. La monetazione come sema di circolazione culturale”. Questo il motivo del convegno organizzato dall’associazione  “Acri Antica Pandosia”  con il patrocinio del Comune e della Fondazione Padula  ,  svoltosi nel suggestivo  scenario di Palazzo Sanseverino-Falcone. La monetazione è stato il tema dominante dell’incontro con una appassionante lezione  tenuta dalla dottoressa Giorgia Gargano, archeologa e ispettore onorario del patrimonio numismatico della Calabria. La studiosa ha incantato il pubblico con una comunicazione sulla monetazione dell’antica Pandosia degli Enotri soffermandosi sui particolari delle monete dell’alleanza tra Sibari e Pandosia e tra Kroton e Pandosia. Dettagli  dai quali  è stato  possibile decodificare gli aspetti più appariscenti della civiltà magno greca e dell’incontro tra questa e quella dei popoli italici preesistenti.
"Ad oggi  però i dati oggettivi  su cui poter  fare  riferimento sono pochi – ha spiegato la Gargano - con un lavoro in gran parte deduttivo". E nella cittadina silana , dove sono stati individuati ben 12 siti archeologici di cui però uno solo scavato,  per la Gargano  ci sono tutte le premesse per arrivare ad importanti e significative scoperte.  Di particolare interesse anche il  contributo dell’archeologo Massimo Di Salvatore sull’identità storica di Acri antica;   quindi , di alto profilo scientifico,  la relazione  di Paola Vivacqua  sull’economia della montagna e del mare durante l’antichità. In sala appassionati di storia antica, cittadini interessati alla riscoperta di identità storiche dimenticate, ma anche tanti giovani studenti.
"Nel passato si cela l’Archè che ha generato il presente -  ha affermato all’apertura dei lavori Angelo Vaccaro,  Presidente di Acri Antica Pandosia - nel passato c’è anche la linfa del futuro. Bisogna investire nell’archeologia per dare alla Calabria un nuovo volano di sviluppo. Qui ogni collina, ogni fiume, ogni formazione geomorfologica può nascondere  un tesoro culturale e riportarlo alla luce è indispensabile per creare nuove prospettive di turismo di qualità, nuove  grandi risorse da affiancare a quelle naturali".

PUBBLICATO 12/05/2016 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 2599  
Perché la scuola tace?
Il borgo fra le montagne sta vivendo giorni che non avrebbe mai voluto vivere. Da quando abbiamo cominciato la nostra rubrica stiamo di continuo evidenziando che in una comunita' la Scuola e ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 908  
Impianto eolico Serra la capra. Il Tar respinge il ricorso. I ricorrenti andranno avanti
Pubblicata oggi, 25.02.2025, la sentenza del TAR CZ (la n. 392/2025) sul ricorso promosso dai sottoscritti cittadini contro la pala eolica di Serra La Capra. L’esito è stato che i ricorsi ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1165  
Una generazione bisognosa di stimoli
Il web è un mezzo eccezionale. Ai giorni d’oggi facendone un utilizzo corretto..... ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1487  
Deepfake
Un termine che abbiamo imparato velocemente in pochi giorni anche ad Acri. Anche noi di Hortus Acri viviamo in questi giorni, sparsi in tutta Italia, l’eco degli eventi di violenza digitale procurati ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1569  
Il borgo dei malmostosi
Benvenuti nel borgo dei malmostosi! Dove il pensiero critico ha rinunciato ad albergare, dove cambiare opinione è il prezzo da pagare per salire sul carro del vincitore, dove le critiche costruttive n ...
Leggi tutto