Quello che da alcuni giorni si sospettava negli ambienti della procura, oggi è diventato realtà. Il Giudice per l’Udienza Preliminare di Catanzaro, Giovanna Gioia,  accogliendo la questione sollevata dal collegio difensivo, ha dichiarato nulla la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura antimafia di Catanzaro per gli indagati dell’inchiesta “Acheruntia” nel luglio 2015. La motivazione della dichiarazione di nullità starebbe nel fatto che la stessa richiesta di rinvio a giudizio sarebbe stata prodotta prima dello scadere dei termini di chiusura indagine.
L’inchiesta, che aveva generato grandi turbolenze nel panorama politico acrese vede coinvolti tra gli altri Michele Trematerra, ex assessore regionale all’agricoltura e Angelo Gencarelli, ex consigliere comunale di Acri e, complessivamente, coinvolge 24 persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata, concussione, corruzione elettorale, usura, frode informatica e reati in materia di armi.
Gli atti relativi all’indagine ora torneranno nuovamente in capo alla procura, che dovrà decidere se riformulare una nuova richiesta di rinvio a giudizio (con presumibile dilatazione dei tempi processuali) oppure proporre una richiesta di giudizio immediato qualora ancora i termini di legge non siano decorsi.