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Perché votare e, soprattutto, votare bene

Foto © Acri In Rete
Grazia Luzzi
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Ho trovato in rete questo pezzo e l'ho subito fatto mio lo propongo agli acresi che in questi giorni hanno un gravoso compito: scegliere la futura amministrazione comunale.
Dando per scontato che tutti sappiamo che cosa sia e quando sia nata la DEMOCRAZIA, mi limiterò a rammentare che ESSA è una forma di governo votata, cioè voluta, dal popolo ed espressa appunto attraverso un’azione chiamata votazione. Votare non significa solamente espressione di volontà nel favorire questo o quel partito, un candidato piuttosto che un altro. Votare significa, sempre a mio modesto parere, esercitare un diritto-dovere consequenziale all’individuazione del partito o candidato “giusto”, che possa, in assoluta autonomia rappresentare l’elettore presso gli organi di governo.”

Nello scegliere un candidato bisogna stare attenti e capire, innanzitutto, il programma del suo partito. Senza un programma ben definito tutti i candidati di quel partito o lista saranno paragonabili ad un gregge sparso dove ognuno andrà per suo conto sbandierando promesse “elettorali” che nulla hanno a che fare con la realtà. Chi si presenta senza un programma preciso e “fattibile” che rispecchi le necessità del proprio elettorato, altro non è che un millantatore o venditore di fumo il quale con promesse fallaci o in qualche caso, addirittura, con voto di scambio, cerca di carpire la buona fede dell’elettore sprovveduto. Con ciò non voglio assolutamente dire che l’elettore per esprimere il suo voto deve, per forza, essere un esperto di politica, l’elettore per capire se un candidato meriti la sua considerazione deve solo dare ascolto, con attenzione, al suo "IO interno".
Nel rapporto fra due persone dove uno “vende” e l’altro “acquista” deve scattare una scintilla che darà origine ad una sensazione ben precisa che si chiama "rapporto di fiducia".
Fra il candidato e l’elettore si stipula un patto, dove, a fronte di una promessa da parte del candidato, corrisponde la fiducia dell’elettore. Ebbene in questa tornata elettorale, per quanto mi riguarda, la scintilla è scattata
" …
e di seguito l'autore prosegue col motivare le sue scelte. Anch'io ho fatto le mie scelte con le stesse motivazioni, ho ascoltato i candidati a sindaco e li ho osservati, in questo il web mi è  stato di grande aiuto, ho letto i loro programmi e li ho valutati.
Come gruppo commercianti avevamo lanciato una richiesta di ascolto e finora è stata accolta solo da un candidato sia nella stesura del programma sia nella campagna elettorale; ho sentito urla e accuse; ho sentito di grandi nuovi progetti, ma ogni giorno ne vedo molti non ancora ultimati; ho sentito dare non importanza agli altri candidati ma rispondere per filo e per segno ad ogni accusa mossa; ho letto commenti e frecciate su Facebook che nemmeno alcuni bambini sarebbero così  costanti e “scattagnusi”; sto sentendo motivazioni di candidature e di scelta di voto imbarazzanti "è  stato/a quasi  costretto/a", voto Tizio perché è parente mio o di …. ma come sindaco l'altro/a perché  mi ha più convinto; ho notato fila di studenti solo in alcuni comizi e non in tutti, (in quest' ultimo caso avrei gioito perché gli sarebbe stata data la possibilità di scegliere).
E mi ritrovo qui a pentirmi di non aver fatto di più e a voler fare di più, lo faccio chiedendo di cercare quella "scintilla", di motivare con coscienza il voto e di guardare oltre l'11 giugno, chi otterrà il maggior numero di voti siederà negli scranni del Consiglio Comunale e deciderà le nostre sorti e se avete a cuore la vostra sorte siete pregati di scegliere usando la testa e il cuore, non il grado di parentela o il rapporto di convenienza, per questo ci sono altri modi di dimostrare il proprio affetto o essere riconoscenti.

PUBBLICATO 03/06/2017 | © Riproduzione Riservata





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