Comunicato Stampa Letto 1318  |    Stampa articolo

Da che pulpito! L'udc da' lezioni di democrazia.

Democratici di Sinistra Acri
Foto © Acri In Rete
Le prediche si possono e si debbono fare, ma saggezza imporrebbe che chi le fa abbia l'accortezza di essere coerente col proprio agire! L'UDC di Acri si riconosce o meno nella politica nazionale del suo partito?
Ha condiviso o meno le scelte fatte, anche con il voto di rappresentanti locali, dal governo Berlusconi?
Una risposta a questi interrogativi sarebbe d'obbligo, visto che in cinque anni sono state votate in maniera blindata e senza alcun dialogo con l'opposizione leggi vergognose: Depenalizzazione del falso in bilancio - Cirami - Devolution - Riforma elettorale - Riforma della giustizia, che hanno modificato la Costituzione e messo in pericolo l'unità nazionale; tutto e sempre, senza e contro la minoranza.
Dov'era l'UDC di Acri quando venivano votati a colpi di maggioranza (sotto ricatto incrociato!) provvedimenti così gravi? Come mai non ha fatto sentire la sua voce?
E ad Acri?
Un centrodestra che ha amministrato per cinque anni in modo arrogante e verticistico, senza mai ascoltare né l'opposizione né i cittadini, facendo del decisionismo la sua bandiera, viene ora ad accusare di alterigia l'attuale maggioranza, colpevole di aver democraticamente approvato la modifica di un regolamento!
Alzare la voce e gridare allo scandalo solo perché si decide di reinvestire in opere pubbliche il 50% dei proventi dei cimiteri che la stessa opposizione ammette essere allo stato eccessivi per lo scopo, non solo è ridicolo, ma dimostra la malafede insita in certi atteggiamenti.
Ipocrita e sopra le righe poi l'allontanamento dall'aula, colpo di teatro fuori luogo e di scarso successo, quasi si fosse impedito l'esercizio dei diritti della minoranza.
I cittadini di Acri, lo avete imparato a vostre spese, non sono stupidi e, siamo sicuri, il 9 e 10 aprile daranno la risposta che merita ad uno schieramento che in cinque anni ha avuto solo il merito di aver fatto quadrato attorno agli interessi di una persona sola, dimenticando gli interessi ed i problemi degli Italiani tutti!
Capiamo che il gioco delle parti a volte impone certi atteggiamenti, ma si eviti di cadere nel ridicolo.

PUBBLICATO 14/2/2006

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