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La politica della carta bollata.

Democratici di Sinistra - Acri
Foto © Acri In Rete
Il centrodestra Acrese, in crisi d'astinenza per la perdita del potere, unico suo interesse, incapace di controbattere con argomentazioni politiche alle scelte perseguite dall'amministrazione di centrosinistra, è ricorso alle denunce su controverse interpretazioni procedurali per bloccare, di fatto, investimenti in Acri per decine di milioni di euro.
Perché evidentemente convinti che in Acri o il potere lo gestiscono loro o deve esserci il deserto, o si fa ciò che loro hanno pensato o non si faccia niente e che il paese muoia pure.
Il centrosinistra aveva tentato, con il benestare politico della regione, di allargare il numero delle iniziative private nel PRU, per dare ad Acri maggiori prospettive di sviluppo economico, questo in forza della rimodulazione prevista dalla regione e del parere positivo dei consulenti, non certo vicini al centrosinistra, in materia di PRU. Questo tentativo è fallito e si è resa necessaria la revoca della delibera di riapertura del bando a causa del ricorso presentato, dal centrodestra, al TAR. Ricorso, che pur basato su di un cavillo da azzeccagarbugli, che ben difficilmente sarebbe stato accolto, per le modalità con cui è stato presentato ha di fatto reso impossibile il procedere sicuro dell'iter previsto dalla giunta Coschignano, introducendo un fattore di precarietà incompatibile con l'iniziativa privata.
Risultato: le imprese private, tutte Acresi, che avevano avanzato nuove proposte per complessivi 25 milioni di euro, con contropartita per l'ente pubblico di circa cinque milioni di euro, con la riqualificazione di importanti zone del centro urbano e con una ricaduta sociale ed economica di grande entità e di lunga durata, non potranno effettuare i loro investimenti!
Saranno lieti i consiglieri di centrodestra di aver causato un danno così grave all'economia ed ai cittadini Acresi, di aver anteposto il loro miope interesse politico a quello dell'intera comunità.
Saranno meno lieti gli imprenditori, i lavoratori, i commercianti, gli artigiani i giovani in cerca di lavoro, che avrebbero, ognuno nel suo piccolo, goduto di questa boccata d'ossigeno all'economia acrese.
La nuova rimodulazione approvata dal centrosinistra, prevede ora solo la rivisitazione degli interventi pubblici, auspichiamo che su questi il centrodestra torni a fare politica e non ricorra nuovamente a cavilli legali per cercare di bloccare ulteriormente le iniziative dell'amministrazione Coschignano, volte alla crescita ed allo sviluppo di Acri.

PUBBLICATO 16/3/2006

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