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Comunicato Stampa UDC del 16 Novembre 2007.

Alessandro Feraco
Foto © Acri In Rete
L'attenzione a livello nazionale per i centri montani viene sempre meno. Con provvedimenti inclusi nella prossima legge Finanziaria si intende rimuovere le cittadine come Acri dalle Comunità Montane tipo la "Destra Crati" per il solo motivo di aver superato i 15 mila abitanti. Senza tener conto dell'elevata frammentazione del nostro territorio con buona parte della popolazione sparsa nelle frazioni che presentano delle carenze infrastrutturali.
Il partito dell'Udc nel pieno e legittimo rispetto delle Istituzioni pur condividendo tutti i provvedimenti volti alla riduzione dei costi della gestione pubblica non può assecondare tagli indiscriminati e illogici finalizzati al solo scopo di risparmiare a prescindere di un'organica visione dei fatti. Pertanto l'Udc ha promosso in Consiglio Comunale una mozione per sollecitare tutta l'Assise a farsi portavoce per manifestare tale contrarietà all'adempimento in atto che arrecherebbe notevoli danni ad Acri.
Già di per sé la nostra città soffre la scalmanata gestione amministrativa del centrosinistra, il Comune continua a fare acqua da tutte le parti. Allo sport preferito dalla maggioranza, quello di cambiare le carte in tavola per stravolgere i progetti, oggi dobbiamo aggiungere la " gestione allegra" degli atti amministrativi. A partire, se corrisponde al vero, caso da Procura della Repubblica, della rendicontazione economica dei lavoratori a progetto, inviata alla Regione Calabria, che risulta non conforme per numero di ore e di mesi da corrispondere.
Un illecito grave che si unisce all'idea che si è fatta piede nella maggioranza di centrosinistra, quella della sovranità del Sindaco e della sua Giunta che si arroga a supplire negli atti di competenza il Consiglio Comunale. Si permette ad un professionista incaricato dal Comune a venire meno agli adempimenti contrattuali senza aver interessato l'organo di programmazione e controllo primario quale è l'Assise comunale.
Una maggioranza che esprime la propria vocazione al fai da te, all'incompetenza, che si presenta in Consiglio Comunale con punti all'ordine del giorno molto importanti come il PRU e, nonostante le gaffe e le revoche delle delibere consiliari ancora calde dei mesi scorsi, ripropone rimodulazioni improprie al limite del legittimo.
Si permette un intervento privato massiccio di circa 21 mila metri cubi di costruzione per un Centro commerciale in una zona già di per sé ingolfata senza l'adeguato spazio richiesto dal PRG per i parcheggi e soprattutto venendo meno allo spirito dei PRU: senza alcuna utilità pubblica.
Il contraccambio per il nostro Comune, è uno specchietto per le allodole, che si riduce in realtà al solo contributo per una parziale fornitura di lavori per riqualificare la zona antistante l'Anfiteatro comunale in via della Sila.
Uno "scambio" tra il pubblico e il privato obbligato, al quale la nostra Amministrazione si è dovuta piegare per realizzare quello che viene definito una " Cattedrale culturale nel deserto" un Teatro comunale di 600 posti che impegna 2 Milioni e mezzo di euro oltre il 50% delle risorse disponibili del PRU. Somma che sarebbe stata più utile per riqualificare altre zone di Acri più o meno trascurate che necessitano di interventi urbani.
Una politica del dire e del non fare il bene comune, quello pubblico, poca democratica, schiacciata dalle influenze sovra comunali che incombono sulla nostra vita sociale, sul nostro territorio senza tenere conto delle esigenze degli acresi ma piuttosto quelle di altre comunità!
Per usare un eufemismo, si è smesso pure di predicare bene e la nostra Amministrazione è passata direttamente a razzolare male giorno dopo giorno. Una lenta agonia, dove addirittura c'è chi paga per alleviarla. Ma i cittadini sono oramai inaspriti e nelle piazze hanno già bocciato questo esecutivo e attendono le urne per ribadirlo. Nessuno degli interessati ha il coraggio di staccare la spina, si preferisce, perso per perso, oramai a raschiare il fondo finché si può perché il futuro sembra segnato!

PUBBLICATO 17/11/2007

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