Questa volta le pale saranno installate veramente. Prima della scorsa estate, il comune stipulò una convenzione con la Erg, la nota azienda ligure, che avrebbe dovuto convertire l'energia cinetica del vento in energia elettrica attraverso un parco eolico che sarebbe dovuto nascere su uno dei tre crinali di Gallice, Cozzo Sant'Angelo e Galluzzo. Di quella convenzione, ma soprattutto di quel progetto, non se ne parla più e l'argomento non è stato trattato neanche dal consiglio comunale. E poco importa se, nel frattempo, la magistratura sta indagano su probabili intrecci tra politica ed parchi eolici.
Le aziende specializzate hanno preso di mira l'ambito territorio acrese. Dopo la Erg si è fatta avanti la Inergia s.p.a. di Ascoli Piceno che è intenzionata a realizzare un parco eolico nel cuore della Sila Greca e precisamente nelle località Croce di Greca, Croce di Corato, Ridacchio e Piano del Barone. Zone di estrema importanza paesaggistica e frequentate da una ricca e variegata fauna.
Detti terreni appartengono alla chiesa che, quindi, può farne ciò che vuole, ma nello steso tempo ci si aspetta una presa di posizione del consiglio comunale e soprattutto del partito dei Verdi che in assise è rappresentato da ben quattro consiglieri. A circa un mese dalla pubblicazione del progetto sul Burc, nessuno, però, ha ritenuto opportuno spendere una parola.
Eppure il progetto, che è sottoposto alla valutazione di impatto ambientale, è ambizioso e massiccio.
La Inergia, infatti, vorrebbe installare ben sessantaquattro torri con altrettanti plinti di fondazione, una rete elettrica e sessantaquattro tripale di ottanta metri di diametro. Il tutto per produrre circa 200.000 mega watt. Proprio a pochi passi dal fiume Mucone le cui acque alimentano la nota centrale idroelettrica di Serricella.