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Una porta (chiusa?) per Acri.

Domenico Gallipoli
Foto © Acri In Rete
Navigando verso lidi più caldi, cercando di sfuggire almeno virtualmente al gelido inverno acrese, capace di intorpidire anche le menti più attive ed eclettiche, non bisogna poi andare molto lontano, per trovare temperature decisamente più miti e favorevoli al germogliare di idee sfocianti in iniziative culturalmente valide ed economicamente proficue, per chi ne usufruisce.
Facendo rotta verso il sito del Parco Nazionale della Sila, alla sezione Bandi di Gara (clicca qui ) il cervello, rattrappito dal freddo, inizia lentamente, come un vecchio motore diesel, a mettersi in moto. E subito dopo, ma ad una velocità di rotazione molto più elevata cominciano a girare anche gli ammennicoli.
Leggiamo: DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DELLE SCUOLE PUBBLICHE E PRIVATE, SE LEGALMENTE RICONOSCIUTE, CHE ORGANIZZINO NEL PERIODO MARZO-OTTOBRE 2007 GITE DIDATTICHE NEL PARCO NAZIONALE DELLA SILA.
Scorrendo il testo del bando, molto semplice e chiaro, ci rendiamo subito conto che, nell'anno passato, sono stati messi a disposizione dall'ente dei contributi nella misura del 90% delle spese sostenute (con dei limiti massimi fissati) per le scuole che abbiano organizzato delle gite didattiche e che abbiano effettuato almeno due pernottamenti in uno dei comuni facenti parte dell'intero territorio del Parco, situati nelle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone.
Per quanto faccia sforzo di ricordare, giacché nel suddetto periodo ho accompagnato diverse scuole di tutta Italia, nel Centro Visitatori del Parco Nazionale della Sila, in località Cupone, le scuole di Acri o quantomeno le classi che si sono accinte a varcare i cancelli del Centro sopraccitato, si possono contare sulle dita di una mano.
Per amor del vero debbo affermare che non ho notizie riguardo al possibile dirottamento del flusso scolastico acrese verso gli altri due centri visita del Parco situati in provincia di Catanzaro, precisamente in loc. Monaco (comune di Taverna) e loc. "Buturo-Casa Giulia" (comune di Albi). Diciamo che le possibilità sono molto remote ma mi piacerebbe essere smentito.
Ora, senza tediare il lettore con le solite argomentazioni, seppur valide, sull'educazione ambientale, il rispetto della natura, la formazione culturale, per le quali vi rimando alla lettura del bando ed alla consultazione del sito del Parco Nazionale in toto, voglio invece puntualizzare il fatto che è fortemente radicata nella mentalità acrese un'apatica indifferenza verso tutto ciò che il nostro ambiente naturale può offrire. Recarsi in Sila, per la maggior parte dei miei concittadini si concretizza in pantagrueliche abbuffate accompagnate da abbondanti libagioni da consumarsi entro i limiti del perimetro del parco Varrise.
La formazione di una diversa coscienza ambientale, in particolare e culturale, in generale, da parte delle nuove generazioni, può e deve iniziare dallo sfruttamento di tutte queste piccole occasioni di crescita personale. Soprattutto se queste vengono quasi totalmente finanziate.
In primis la famiglia, ma al mancare dell'adeguatezza culturale di essa, la scuola deve farsi carico e sopperire favorendo lo sviluppo delle potenzialità intrinseche del bambino e dell'adolescente.
A tal proposito voglio segnalare caldamente a tutto il corpo docente acrese che il bando in questione è stato riproposto per l'anno 2008 e considerato che le risorse economiche sono limitate, la precedenza viene impartita in ordine di presentazione delle domande.
Oltre alle scuole tali possibilità vengono offerte anche agli anziani ed ai disabili per i quali i relativi bandi sono pubblicati nella stessa sezione.
Ma la cosa più evidente ed ancora più grave, la troviamo, sempre nella stessa pagina, nei bandi di gara relativi alla realizzazione nell'ordine di:

" MANUTENZIONE E RECUPERO EX CONVENTO DEI FRANCESCANI RIFORMATI
Comune di Longobucco - Provincia di Cosenza;
" AFFIDAMENTO DEL CONTRATTO PER L'ALLESTIMENTO MUSEOGRAFICO E MULTIMEDIALE DI ALBI;
" AFFIDAMENTO DEL CONTRATTO PER L'ALLESTIMENTO MUSEOGRAFICO E MULTIMEDIALE DI ZAGARISE;
" LAVORI DI COMPLETAMENTO DEL MUSEO DELL'OLIO D'OLIVA E DELLA CIVILTÀ CONTADINA IN COMUNE DI ZAGARISE;
e altro ancora.

Mentre su "Il Crotonese" del 4 aprile 2007 leggiamo:

In data 23 marzo, invece, sono stati aggiudicati i lavori per l'ampliamento ed il completamento della Casa del Parco in località Villaggio Pino Grande per un importo dei lavori a base d'asta di euro 43.576,00. L'opera, finanziata dall'Ente parco nazionale della Sila, prevede la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica, adiacente al fabbricato già ristrutturato nel 2006 con una prima dote dell'Ente Parco, che andrà a completare l'idea progettuale originaria ampliando, di fatto, lo spazio necessario alle attività ed alle finalità previste in modo che anche Savelli sia inserito nell'ambizioso progetto di riqualificazione ambientale e di sviluppo sostenibile messo in atto dall'Ente intermedio e pienamente condiviso già dalla passata Amministrazione comunale.

Naturalmente di progetti che riguardino Acri neanche a parlarne!

Il potere contrattuale dei nostri amministratori, troppo impegnati a cambiare partito, a mutare la composizione della maggioranza e anche quella dell'opposizione, insomma per farla breve ad utilizzare con maestria la proprietà biunivoca dell'aritmetica, applicata alla politica, per la quale cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia, in sostanza equivale a zero.
Se vogliamo che l'Ente Parco investa nel nostro territorio realizzando delle iniziative culturali o riqualificando delle strutture esistenti, come ad esempio l'ex Colonia Varrise, in parole povere portando dei soldi ad Acri, chi ci governa dovrebbe farsi cosciente che le opportunità di crescita per il nostro territorio non possono concretarsi dicendo "sempre e solo niet" a tutto e a tutti. (clicca qui).
Ogni giorno che passa chi ci amministra dovrebbe rendersi conto che il Parco non rappresenta un ostacolo o un vincolo ma un'occasione di sviluppo per la quale va instaurato un dialogo costruttivo con il suddetto Ente. Le realizzazioni sopra citate, non sono scaturite unicamente dall'iniziativa univoca dell'Amministrazione dell'Area Protetta ma sono il frutto di una concertazione con i comuni interessati iniziata quando invece i nostri miopi amministratori non vedevano altro che nel Parco un limite alle proprie future possibilità di arricchimento personale. E non mi riferisco a quelle dello spirito. Quando Acri si batteva per includere nel perimetro del costituendo Parco la minore estensione del territorio possibile, altri paesi, come ad esempio Longobucco, facevano esattamente il contrario.
Con questo non voglio affermare che il Parco sia la panacea per tutti i mali che affliggono il nostro territorio ma soltanto dimostrare che l'atteggiamento della nostra classe politica, tranne rare eccezioni, verso tutte le novità e le opportunità che "il mondo esterno" tenta timidamente di offrirci, vengono ad essere considerate con lo stesso atteggiamento che la Santa Inquisizione mostrava nei confronti di Galileo.

PUBBLICATO 19/02/2008

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