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Diritto di cronaca...

Fabiana Fuscaldo
Foto © Acri In Rete
"Buongiorno, sono un giovane laureato e cerco lavoro"- "Mi dispiace, ma cerchiamo persone con esperienza" - "Ma se non me ne date la possibilità, come faccio ad acquisire questa esperienza?"
Chissà quante volte il Signor Paldino Vincenzo sarà stato protagonista di un colloquio simile, prima di poter prestare i propri sforzi all'Amministrazione emiliana, tanto da contribuire a donarle quell'efficienza, un "tantino" maggiore rispetto a quella calabra (come se poi le pubbliche Amministrazioni non fossero fatte di uomini con le proprie virtù ed i propri vizi!)!
E si, perché ha sicuramente ragione il signor Paldino Vincenzo quando ci spiega, on line ed a mezzo carta stampata, che un giovane, brillante neo-ingegnere o neo-avvocato o un qualsiasi altro neo-laureato o neo-diplomato acrese (o calabrese in genere), se pure alla prima esperienza non potrà mai e poi mai ricoprire un ruolo così delicato e prestigioso, che richiede un'attenzione ed una competenza che nessuno oltre a chi riveste il ruolo di presidente di seggio da diverse elezioni a questa parte, potrà mai acquisire! Ma il ruolo di presidente di seggio è un mestiere? È una professione?
Il Signor Paldino Vincenzo vorrebbe quasi farcelo credere; infatti, Egli, così puntuale a puntare il dito, dimentica (o ignora!?) ma sicuramente in buona fede, che l'articolo di legge 35 del testo unico 30 Marzo 1957, n.361,* che la sottoscritta si è presa la briga di studiarsi (cosa che il Signor Paldino Vincenzo si è guardato bene dal fare, anche se nella più assoluta buona fede!), non indica in nessuna delle sue parti che debbano essere sempre le stesse persone a dover svolgere il gravoso ruolo di presidente di seggio.
Ma questo al Signor Paldino non interessa, così accecato dalla furia di denunciare la mia vicinanza all'Amministrazione Comunale, la mia volontà di coprire, cosa poi? La parentopoli nelle nomine degli scrutatori? Al Signor Paldino Vincenzo, da attento cittadino e conoscitore di cose acresi, non sarà sfuggito che sull'argomento sono già stati pubblicati numerosi articoli, scritti da valenti giornalisti, molto più informati della sottoscritta sui fatti di Palazzo Gencarelli. Chi è che insulta e non risponde nel merito allora? Ai lettori, navigatori informatici e cittadini la risposta. Io nel mio articolo ho soltanto raccontato dei fatti, documenti e numeri alla mano. Perché il Signor Paldino Vincenzo si scalda tanto? Nessuno, ma proprio nessuno, ha chiesto al Signor Paldino Vincenzo di fare un passo indietro; nessuno ha chiesto al nostro concittadino, con tanto di lavoro e di stipendio garantito, di lasciare il proprio incarico di presidente di seggio ad uno di quei tanti giovani che un lavoro non lo hanno. Siamo sicuri che nessun altro ha le capacità intellettuali e la dirittura morale del nostro Signor Paldino, ma siamo quantomeno fiduciosi che qualcun altro avendone la possibilità, possa, impegnandosi allo spasimo, cercare di eguagliarle al fine di svolgere al meglio l'arduo compito che madre Patria chiama ad eseguire.

 

* Art. 35
1. La nomina dei presidenti di seggio deve essere effettuata dal Presidente della Corte d'appello competente per territorio entro il trentesimo giorno precedente quello della votazione fra i magistrati, gli avvocati e procuratori dell'Avvocatura dello Stato, che esercitano il loro ufficio nel distretto della Corte stessa e, occorrendo, tra gli impiegati civili a riposo, i funzionari appartenenti al personale delle cancellerie e segreterie giudiziarie, i notai e i vice pretori onorari e quei cittadini che, a giudizio del Presidente medesimo, siano idonei all'ufficio, esclusi gli appartenenti alle categorie elencate nell'articolo 38.
2. L'enumerazione di queste categorie, salvo quella dei magistrati, non implica ordine di precedenza per la designazione.
3. Presso la Cancelleria di ciascuna Corte di appello, è tenuto al corrente, con le norme da stabilirsi dal Ministero di grazia e giustizia d'accordo con quello dell'interno, un elenco di persone idonee all'ufficio di presidente di seggio elettorale.
4. Entro il ventesimo giorno precedente quello della votazione, il Presidente della Corte d'appello trasmette ad ogni Comune l'elenco dei presidenti designati alle rispettive sezioni elettorali, con i relativi indirizzi, dando tempestiva notizia delle eventuali successive variazioni.
5. In caso di impedimento del presidente, che sopravvenga in condizioni tali da non consentirne la surrogazione normale, assume la presidenza il Sindaco o un suo delegato.
6. Delle designazioni è data notizia ai magistrati ed ai cancellieri, vice cancellieri e segretari degli Uffici giudiziari per mezzo dei rispettivi capi gerarchici; agli altri designati, mediante notificazione da eseguirsi dagli ufficiali giudiziari di Pretura o dagli uscieri degli uffici di conciliazione o dai messi comunali.


PUBBLICATO 03/04/2008

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