Il mancato successo della Sinistra l'Arcobaleno ha, sicuramente, portato amarezza e disorientamento nei sostenitori e negli elettori della sinistra. Per la prima volta nella storia dell'Italia repubblicana, in parlamento non ci saranno rappresentanti della sinistra che porteranno avanti istanze e bisogni dei lavoratori, dei giovani e delle fasce più deboli della società.
Oggi la sinistra sconta, forse, il non aver avuto il tempo ma, soprattutto, il coraggio di rifondare, in modo convinto e convincente, un vero soggetto politico nuovo. L'arcobaleno è stato, infatti, percepito dagli elettori come un semplice cartello elettorale.
Inoltre, la sinistra sconta, il tentativo non riuscito di porsi a difesa dei ceti più deboli, ricoprendo contemporaneamente il ruolo di sostenitrice della piazza e forza di governo.
A chiudere il cerchio sono intervenute, certo le "furbizie" politiche di Veltroni. Il suo invito al "voto utile" e il bombardamento mediatico del testa a testa con il pdl hanno spinto tante donne e uomini di sinistra a votare per il Pd, pur di evitare un non desiderato governo Berlusconi (I media sono, senza dubbio, uno strumento di convincimento senza eguali!).
Ritengo, che il progetto politico del Pd rappresenti il vero fallimento di queste elezioni, non solo perchè ha mancato l'obiettivo di governo di questo paese ma, soprattutto perché i dati elettorali pongono sicuramente alcuni quesiti.
Il nuovo soggetto politico, infatti, non ha rappresentato che una crescita minima rispetto alla sommatoria dei due partiti di partenza. E allora… se l'elettorato di sinistra si è spostato verso il Pd, dove sono finiti quei voti centristi della Margherita? Forse sono confluiti a rafforzare il partito di Casini a livello nazionale e il Senatore Trematerra a livello locale? Annullare una grande forza di sinistra, quale i DS ed estromettere la sinistra dal governo, era ed è questo il grande progetto del Partito Democratico?
Intanto Minniti sta già spingendo a livello regionale verso una alleanza con il centro di Casini e, a livello locale il sindaco Coschignano riceve inviti mediatici da parte di esponenti del PD acrese a rivedere l'eliquilibrio politico ed amministrativo,… forse in direzione di una scelta centrista! D'altronde, in politica le alleanze si creano e si disfano rapidamente. Come diceva Berlinguer "I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela".
Certamente regna una evidente confusione:
- il risultato elettorale riguarda le elezioni politiche e non quelle amministrative;
- la sinistra ha fortemente contribuito a eleggere l'attuale amministrazione di centro-sinistra con mandato degli elettori ;
- mancano ancora due anni alla scadenza naturale delle elezioni amministrative e forse i cittadini acresi, dopo aver ri-sperimentato il governo Berlusconi-Bossi, e dopo la preannunciata opposizione "buonista" Veltroniana, potrebbero decidere altri scenari politici.
Sicuramente per la sinistra è già scaduto il tempo per leccarsi le ferite. Oggi è necessario guardare avanti e ripartire con nuovi progetti e una più forte motivazione, al fine di rifondare insieme a tanti giovani, donne e uomini una sinistra protagonista del cambiamento e del rinnovamento.