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Un gesto d’amore per la città.

Maura Zinna
Foto © Acri In Rete
Uno scorcio della città dei Bruzi suggestivo quello che da ieri pomeriggio fa da sfondo e cornice alla scultura “A tre mani” realizzata dall'artista, maestro della tecnica della vetro-fusione, originario di Acri Silvio Vigliaturo. L'opera è stata donata dall'Asit (Associazione sud Italia trapianti) alla città di Cosenza la quale grazie a questa opera d'arte, custodita per oltre un mese in via Romualdo Montagna, in un appartamento di Enzo Bilotti, si riconferma città museo.
Prima di scoprire la statua dal telone azzurro che la ricopriva, Rosanna Piemonte, presidente Asit della sezione di Cosenza, ha ringraziato l'artista e tutti coloro che hanno reso l' acquisto possibile e soprattutto le famiglie dei donatori, due anni di raccolta fondi, avvenuti grazie alla vendita del tubero della Sila offerto dal Barone Collice, due anni di lavoro e sensibilizzazione affinché la donazione trovasse in Piazza Mancini il suo simbolo, “invitiamo il passante a riflettere” dice Rosanna Piemontel'atto del donare non è solo un gesto d'amore ma anche di civiltà” .
Il Maestro Vigliaturo prende la parola subito dopo la presidentessa, spiega ai numerosi presenti come nasce l'opera rivelando che più volte ha effettuato sopralluoghi nella centralissima piazza per rendersi conto degli spazi e delle proporzioni, ma soprattutto ci tiene a spigare ai numerosi presenti attorniati dalle scuole del comune con i loro stendardi, l'importanza del materiale da cui nasce la figura femminile che nelle sue tre mani tiene gli organi che si possono donare: il vetro che con i suoi 3500 anni è sempre contemporaneo e rappresenta la trasparenza dell'individuo, molto importante è però il senso dell'opera, donare a 360 gradi ma anche la vita che arriva anche lei a noi uomini sottoforma di dono. All'inaugurazione era presente anche il critico d'arte Boris Brollo, la sua analisi inizia tracciando le origini dell'artista che immagina nella “sua fucina ai piedi del vulcano a realizzare l'opera” una visione mitica del panorama della Magna Grecia, ma il valore aggiunto della statua sta tutto nel suo significato.
Il sindaco di Cosenza Salvatore Perugini ha ringraziato l'Asit per il dono, ha ricordato che questo è l'anno mondiale della donazione e che questa amministrazione con l'associazione già da tempo portano avanti iniziative affinché Cosenza possa divenire città in cui la cultura della donazione si radichi e permetta un numero di trapianti sempre maggiore. E' don Saverio Spadafora a benedire “A tre mani”, con una preghiera sul lavoro che nasce dalle mani dell'artista. Per l'iniziativa erano presenti anche il rettore Giovanni La Torre, il prefetto Pietro Lisi, l'associazione nazionale carabinieri, e il neo comandante dei vigili urbani Giampiero Scaramuzzo. La scultura è stata scoperta al suono dell'Inno di Mameli eseguito dalla banda Città di Pedace.
Palloncini gialli che volavano nel cielo hanno dato il benvenuto alla nuova statua che porta l'iscrizione: “donare, ricevere miracolo della vita”.















PUBBLICATO 26/04/2008

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