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Usi civici a Pietramorella presentata una petizione.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
La vicenda degli usi civici del bosco di Pietramorella registra nuovi sviluppi, proprio quando sembrava prossima a una svolta finale. Venerdì scorso infatti il segretario della Sinistra Democratica di San Giacomo, Giacomo Fuscaldo, ha presentato all'Ufficio Protocollo del Comune la petizione, con circa trecento firme in calce, con la quale si chiede la revoca della delibera del consiglio comunale, con cui si dispone la vendita dei terreni soggetti a usi civici, e la rinegoziazione delle procedure da adottare.
L'amministrazione comunale nei giorni scorsi aveva reso noto che la Corte dei Conti su questo attoamministrativo non aveva ravvisato alcuna irregolarità e che quindi si sarebbe proceduto alla cessione ai possessori di questi terreni. Mentre una parte di essi chiede che si faccia presto, proprio perché ne vuole diventare proprietaria a tutti gli effetti e con tutti i benefici, l'altra ritiene che il prezzo stabilito dal Comune, di 3700 euro a ettaro, per la cessione, sia esoso. La cifra è comprensiva anche delle spese accessorie, cioè del geometra e della stipula dell'atto di vendita.
I firmatari della petizione, al contrario, chiedono che la cessione avvenga a titolo gratuito e che le spese siano a carico dei possessori. La questione degli usi civici si trascina ormai da decenni ed è stato possibile sbloccarla grazie a una legge regionale dello scorso anno, con cui la Regione demanda ai Comuni ogni decisione di merito.
In particolare, i terreni sottoposti a usi civici di Pietramorella sono stati occupati subito dopo la seconda guerra mondiale. Nel corso del tempo la loro originaria destinazione ha subito delle variazioni e oggi non si può far finta di nulla. A chi oggi non si può permettere l'acquisto di queste terre il Comune ha garantito ogni forma possibile di agevolazione e ha assicurato che la cifra stabilita è la più bassa presente nelle apposite tabelle.
Il voto in consiglio comunale sulla delibera ha creato non pochi problemi alla maggioranza di centrosinistra. Due consiglieri indipendenti e il rappresentante di Rifondazione Comunista non l'hanno condivisa e non l'hanno votata. Si è trattato in questo caso di problemi politici, che tuttavia non hanno avuto riflessi numerici, anche in considerazione dell'astensione delle opposizioni.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 04-05-2008.

PUBBLICATO 05/05/2008

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