News Letto 2373  |    Stampa articolo

Acri e il treno dei fondi europei.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
I finanziamenti europei nel programma 2007 - 2013 sono stati da tutti definiti l'ultima occasione utile per attingere a una fonte ormai inaridita. Eppure ad Acri sembra che non vi sia la profonda consapevolezza di quanto importante sia vidimare il biglietto di questo ultimo treno. Chiedere soldi all'Europa vuol dire farlo sulla base di un complessivo progetto di sviluppo.
Chiedere finanziamenti a spizzichi e bocconi per realizzare un ponte, una strada o una piazza significa non aver imparato la lezione. Magari può servire a un impatto immediato, ma alla lunga queste opere risulterebbero fini a sé stesse e si perderebbe l'ennesima occasione. Ma anche per impostare un disegno di crescita nella più ampia visione occorre dar fondo a tutte le energie che la comunità è in grado di esprimere. Questo disegno dovrà essere realizzato con il concorso di tutti, affinché tutti lo sentano proprio.
Ora, nonostante i tempi straordinariamente compressi, ad Acri non si avverte certo quel fermento che dovrebbe accompagnare scelte così importanti. L'amministrazione comunale magari avrà pure una sua idea, ma se è così nessuno la conosce e non si può certo dire che abbia promosso un dibattito pubblico sulle linee di impostazione generale.
Se sta lavorando su qualche idea, è stata certamente partorita nelle stanze di palazzo Gencarelli, sicuramente non dal confronto pubblico con associazioni e cittadini. Insomma, quel coinvolgimento collettivo che tutti auspicano viene clamorosamente smentito nei fatti.
Tuttavia se l'amministrazione comunale, in tal senso, ha le sue responsabilità, altri non possono certamente defilarsi.
Le associazioni di categoria e i partiti politici infatti in questo caso non hanno certo brillato per spirito di iniziativa. Quando punteranno il dito contro l'amministrazione comunale, rea di non averli coinvolti, e certamente lo faranno, dovranno comunque ricordare che potevano assumere loro stessi quella iniziativa la cui mancanza addebitano al governo municipale.
Di questo passo si arriverà a reiterare storici errori che hanno finora inibito la crescita del centro presilano. Per non perdere i fondi, si presenteranno progetti “pur che sia”.
Allora vi sarà l'italica corsa allo scaricabarile e l'ultimo treno, l'unico puntuale, sarà già fermo alla prossima stazione.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 09-05-2008.

PUBBLICATO 09/05/2008

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

Opinione  |  LETTO 3548  
Buon Anno.
La redazione di Acrinrete.info augura un buon fine anno e un ancor miglior inizio a tutta la comunità acrese e tutti i suoi affezionati lettori.
Leggi tutto

Opinione  |  LETTO 4290  
Cyber sindaco...
Il nostro cyber sindaco martedì 30 alle 20 terrà la sua prima apparizione su tele Acri con una intervista curata dal bravo collega Roberto Saporito, per un probabile augurio alla cittadinanza acrese ...
Leggi tutto

Foto News  |  LETTO 4005  
Festa degli alberi, un natale fatto a mano.
Giovedì 18 dicembre Piazza Annunziata è stata invasa da un centinaio di bambini delle scuole elementari che hanno accolto l'invito della CNA sede territoriale di Acri, partecipando alla I edizione d ...
Leggi tutto

News  |  LETTO 3339  
I lions chiedono un osservatorio permanente sui diritii.
“Il sessantesimo anniversario della dichiarazione dei diritti umani: proposta di un osservatorio in Acri”, questo il titolo di un convegno organizzato dal Lions Club e patrocinato dalla presidenza d ...
Leggi tutto

News  |  LETTO 3886  
Ad Acri il primo premio "T. Terracina".
Nei giorni scorsi, si è svolta presso la sala M. Quintieri, del teatro Rendano di Cosenza, la premiazione del IV concorso Nazionale di poesia e pittura "F. Terracinà", indetto dal Centro culturale " ...
Leggi tutto