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Comunicato Stampa UDC 29 Maggio 2008.

Alessandro Feraco
Foto © Acri In Rete
I Consiglieri comunali dell'UDC hanno bocciato il Bilancio di previsione presentato dalla maggioranza di centrosinistra dando seguito a quanto deliberato dal partito, nella riunione di preconsiglio, dopo un'attenta analisi del documento contabile.
Non poteva essere altrimenti, visto che il bilancio è stato presentato in Consiglio con la decisione di aumentare le tasse ai cittadini in diversi settori, senza rispecchiare nei numeri il reale disagio finanziario in cui versano le casse comunali.
L'addizionale IRPEF passa dal 0,2 ‰ al 0,7 ‰ con un aumento del 250 % determinando una previsione d'incasso per il comune di 800 Mila euro rispetto ai 250 Mila del 2007.
La tassa sui rifiuti solidi urbani subisce un aumento del 25 % - nonostante la riapertura e l'ampliamento della discarica di Acri che ci ha permesso di risparmiare le spese di trasporto - determinando una previsione d'incasso di altri 280 Mila euro in più. A queste, va aggiunto l'aumento della tassa sull'occupazione del suolo pubblico per le impalcature, i bar e i ristoranti andando a gravare sui costi e i servizi dei cittadini. In sostanza, il totale della pressione fiscale è salita per la prima volta ad Acri a circa 170 euro a testa per ogni cittadino. Ovvero per una famiglia di 4 persone si dovranno considerare circa 700 euro all'anno in aggiunta al caro vita dell'euro e del petrolio. Quest'Amministrazione invece di agire sul controllo della spesa corrente del comune, tagliando gli sprechi, ne ha permesso un incremento del 10 % negli ultimi anni per una somma pari a 1 Milione e duecento Mila euro. Una quantità di denaro che, con una gestione oculata della cosa pubblica, poteva essere risparmiata alla collettività e avrebbe potuto evitare l'attuale aumento delle tasse. Pertanto suona strano, in tali situazioni, con i creditori alle porte a bussare cassa e gli enti come l'INPS, le società come Vallecrati, Sorical e Acritransport che reclamano gli arretrati per due milioni e mezzo di euro,- rateizzati solo ora con impegni di spesa fino al 2018 - si sia potuto regalare buoni per 100 Mila euro nel solo anno 2006 con i Servizi Sociali.
Il partito dell'UDC non può nemmeno accettare, dopo tutto il subbuglio creato all'inizio della consiliatura con il nuovo assetto del personale comunale, voluto per meglio gestire secondo le proprie esigenze le risorse umane, lo scarico di responsabilità su quest'ultimo facendo differenze tra figli e figliastri, mettendo in dubbio la loro dignità professionale stimando il 30% di lavoratori e il 70 % di fannulloni! Si ricorda al Sindaco che le nomine dei responsabili di settore sono incarichi affidati in base alla sua fiducia.
Le spese con gli Affari Legali lievitano giorno dopo giorno e, con il danno si aggiunge la beffa, quando si affidano ad avvocati la difesa del Comune in cause dove sono già scaduti i termini per il ricorso. Cosi si va incontro ad una sicura perdita di tempo e sperpero di denaro pubblico.
IL PSC è fermo, le opere pubbliche vanno a rilento o sono ferme come il Palazzetto dello Sport o la piazza Beato Angelo. La rimodulazione continua dei PSU ha determinato solo ritardo. Adesso che è stata demolita che fine farà la scuola Media V. Padula visto che l'Amministrazione ha deciso di non ricostruirla nel rione Cappuccini? Intanto la comunità paga decine di migliaia di euro di affitto per dei locali in un ristorante.
Il Liceo Scientifico, è allo sbando, con alcune classi occupa un palazzo storico perché ancora oggi, venendo meno alle promesse date, i lavori d'interramento dei cavi elettrici nei pressi della nuova sede non sono per nulla iniziati.
Gli operatori economici si lamentano, i disservizi sono continui. Si è creato un malcontento generale che ha creato uno scollamento tra la gente e le Istituzioni. L'Amministrazione comunale subisce i processi invece di governarli. Si insegue la gestione dell'ordinario a fatica e il consigliere Manes si meraviglia nel suo intervento in Consiglio della determinazione avuta nel duro attacco dal capogruppo dell'UDC De Vincenti nei confronti della maggioranza e del suo bilancio di previsione. Bilancio che per la terza volta consecutiva è stato sbagliato nei contenuti e nelle scelte operate a discapito delle tasche dei cittadini.
Dopo il primo bilancio fantasioso che ha determinato un mancato introito di un milione e mezzo di euro e il secondo bilancio del mancato risanamento, il terzo si presenta, nel bel mezzo del decorso amministrativo, come quello delle tasse e dei sacrifici a dimostrazione del fallimento dei precedenti documenti contabili.
Il tutto a meno di due anni dalla fine della consiliatura.
Il partito dell'UDC non risponde al canto delle sirene, è una forza seria, determinata nel suo ruolo d'opposizione così come è uscito dalle urne, fedele al suo elettorato di centro.
Il partito non ha consigli da dare perché i consigli non si danno, si chiedono!
Ognuno è in grado di rendersi conto di ciò che accade se si scende dal proprio limbo in cui ci si è rifugiati lontano dalla gente, dalla realtà, succubi di pressioni e richieste più o meno sottili e discutibili. A partire dall'ennesima richiesta di riassetto della Giunta alle scelte poco democratiche di andare contro il volere del Consiglio andando a osteggiare una commissione esistente invece di provvedere alla costituzione delle commissioni ancora mancanti.

PUBBLICATO 30/05/2008

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