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A rischio il reparto psichiatria del 'Beato Angelo'.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Si tratta solo di ipotesi, è vero, ma a queste, a breve, potrebbero seguire delle amare realtà. Al momento le indiscrezioni hanno messo in allarme personale medico e paramedico che stanno seguendo da vicino la vicenda così come anche l'intera popolazione. Dopo sei anni di ininterrotta attività, il reparto di psichiatria del "Beato Angelo" potrebbe chiudere i battenti.
E non certamente per "scarsa produttività." Sin dalla sua istituzione il reparto, infatti, ha sempre funzionato a pieno regime attraverso visite mediche e ricoveri effettuati ventiquattro ore su ventiquattro anche quale supporto per altri reparti dello stesso nosocomio. Il reparto può contare su otto posti letto, ed una ventina tra infermieri e medici specialisti.
Al momento sono soltanto delle ipotesi ma nella bozza del nuovo piano sanitario regionale la psichiatria del "Beato Angelo" non compare più in quanto verrebbe accorpata all'Annunziata di Cosenza mentre nelle zone limitrofe è prevista l'istituzione di un apposito reparto presso il presidio ospedaliero di Castrovillari.
Oltre al reparto la città, sempre secondo il riordino della sanità regionale, perderebbe anche il C.I.M., centro di igiene mentale, di via Ippocrate. Se così fosse si tratterebbe di due grosse perdite non solo per la città ma per l'intero comprensorio.
Il reparto di psichiatria ed il centro di igiene mentale sono oramai punti di riferimento non solo per pazienti acresi ma anche di zone limitrofe ed in questi anni si sono contraddistinti per aver fornito assistenza soprattutto a chi è affetto da attacchi panico, depressione, disturbi mentali e da consumo di alcool e sostanze stupefacenti. L'eventuale chiusura della psichiatria costringerà i pazienti a recarsi in un centro di Montalto a nel capoluogo anche per una normale visita di controllo.
La paventata ipotesti di chiusura del reparto si va ad aggiungere ad altre voci, sempre però smentite da politici e organi competenti, che vorrebbero il "Beato Angelo" ridimensionato e accorpato a quello di San Giovanni in Fiore. L'approvazione del nuovo piano sanitario, finalmente, metterà fine a tutte queste ipotesi.

PUBBLICATO 11/06/2008

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