La porticina che tu apri, può diventare per molti un varco di speranza, specie se aperta nel "muro" della sofferenza.
Bisogna dare una risposta a un appello. E' l'appello che viene rivolto a ciascuno di noi, è l'appello degli uomini "banditi" dalla società di uomini, e che abbiamo paura di ascoltarli.
Se l'ascolto, scelgo l'amore e la delicatezza , la pace e la compassione, la gioia e il perdono.
Dobbiamo accettare di accogliere. Ti chiederai cosa ? Ciò che conosci.
Dell'amore di Dio e dell'amore degli uomini, della tenerezza dei piccoli, della compassione per gli uomini, della dolcezza che si trova a stare insieme, ma anche della fragilità dei deboli, della miseria di chi è stato rifiutato, della durezza dei nostri cuori straziati.
Se scrivo, se parlo, è per dire o ridire instancabilmente la Buona Novella del Regno, quello che si edifica al contrario, rispetto alla società degli uomini.
La menzogna fa nascere i fiori, ma non i frutti.
A tutti noi, dunque siamo, per come siamo, è data la possibilità di scegliere l'accoglienza anziché l'abbandono, l'alleanza anziché l'esclusione, la comunione anziché la competizione.
Smettiamola di aver paura, smettiamola di difenderci contro gli altri e, in primo luogo contro noi stessi.
Ciò che la storia ci propone è di scegliere una volta per tutte, scegliere, come necessario, la vita e non la morte.
Guardiamo insieme con più umiltà e più semplicità, illuminati dall'interiorità, e poter raccontare il quotidiano condiviso infinitamente fragile e prezioso.
La differenza è un tesoro non una minaccia.