News Letto 2596  |    Stampa articolo

Comunità montana, Acri entra nella Sila Greca-Destra Crati.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
E alla fine il coniglio è saltato fuori dal cilindro, accorrendo in soccorso della sede acrese di comunità montana. Rispetto a quella originaria, pubblicata da settimane sul sito ufficiale dell'Uncem Calabria, infatti la proposta di legge che approderà prossimamente in consiglio regionale, e che dovrà rimettere ordine nel panorama delle comunità montane calabresi, ha subito le modifiche che gli acresi aspettavano. Infatti, da 26 si passa a 27 enti, e in provincia di Cosenza, da 6 a 7. Questo ha permesso ad Acri di entrare, non già come inizialmente previsto, nella nuova comunità montana “Silana”, ma nella “Sila Greca - Destra Crati”, di cui al momento risulta essere sede provvisoria.
Oltre ad Acri, vi sono altri sei Comuni: Campana, Longobucco, Paludi, Pietrapaola, Bocchigliero e Vaccarizzo Albanese. Questa è la proposta licenziata dalla giunta regionale nei giorni scorsi e che approderà al vaglio di Palazzo Campanella entro fine mese per essere approvata. L'auspicio degli acresi è che non vengano apportate ulteriori rettifiche. Sarà possibile così salvare momentaneamente una sede che ha ospitato la “Destra Crati” per 34 anni e nella quale lavorano 44 dipendenti, il cui futuro è rimasto avvolto in una cortina di mistero per diversi mesi.
Qualora fosse rimasta intatta la proposta iniziale di riordino degli enti montani, la possibilità che la struttura di piazza “Principessa di Piemonte” chiudesse i battenti era tutt'altro che una ipotesi remota. La politica e le istituzioni locali hanno scelto di lavorare sott'acqua, non impegnandosi in prese di posizione ufficiali, ma preferendo rivolgersi ai referenti in Regione e alla fine l'hanno spuntata. Che a partire da oggi vi sia la inevitabile corsa ad accaparrarsi i meriti c'è da aspettarselo, anche perché rappresenterebbe la logica conseguenza di azioni e pressioni fatte dietro le quinte.
La sensazione che si vive in queste ore è di un pericolo scampato, anche se la tendenza della politica nazionale non va nella direzione auspicata dall'Uncem. Il nodo vero infatti sta nelle funzioni di questi enti. Se non si assegnano nuovi obiettivi e strumenti per raggiungerli, il destino della comunità montane sembra essere ormai segnato.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 23-06-2008.

PUBBLICATO 23/06/2008

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

Opinione  |  LETTO 3692  
Buon Anno.
La redazione di Acrinrete.info augura un buon fine anno e un ancor miglior inizio a tutta la comunità acrese e tutti i suoi affezionati lettori.
Leggi tutto

Opinione  |  LETTO 4440  
Cyber sindaco...
Il nostro cyber sindaco martedì 30 alle 20 terrà la sua prima apparizione su tele Acri con una intervista curata dal bravo collega Roberto Saporito, per un probabile augurio alla cittadinanza acrese ...
Leggi tutto

Foto News  |  LETTO 4156  
Festa degli alberi, un natale fatto a mano.
Giovedì 18 dicembre Piazza Annunziata è stata invasa da un centinaio di bambini delle scuole elementari che hanno accolto l'invito della CNA sede territoriale di Acri, partecipando alla I edizione d ...
Leggi tutto

News  |  LETTO 3500  
I lions chiedono un osservatorio permanente sui diritii.
“Il sessantesimo anniversario della dichiarazione dei diritti umani: proposta di un osservatorio in Acri”, questo il titolo di un convegno organizzato dal Lions Club e patrocinato dalla presidenza d ...
Leggi tutto

News  |  LETTO 4038  
Ad Acri il primo premio "T. Terracina".
Nei giorni scorsi, si è svolta presso la sala M. Quintieri, del teatro Rendano di Cosenza, la premiazione del IV concorso Nazionale di poesia e pittura "F. Terracinà", indetto dal Centro culturale " ...
Leggi tutto