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UDC prometto opposizione dura in consiglio comunale.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Quello andato in scena l’altro ieri, durante il terzo congresso cittadino, è solo un antipasto. L’Udc è pronto a portare avanti una vera e propria battaglia nei confronti dell’esecutivo guidato da Coschignano. I cinque consiglieri comunali, De Vincenti, Straface, Cerlino, Gencarelli e Cavallotti promettono un’opposizione dura, senza sconti ma leale e costruttiva in occasione del prossimo consiglio comunale previsto per mercoledì prossimo. Quanto ascoltato durante il congresso fa presagire un confronto senza esclusioni di colpi e ricco di spunti di riflessione.
Ciò anche perché il civico consesso dovrà discutere, ed eventualmente approvare, il bilancio consuntivo relativo al 2007. Che, naturalmente, sarà bocciato dal partito di Casini. Il capogruppo De Vincenti, durante il congresso, ha anticipato quelle che saranno le tematiche su cui l’Udc attaccherà l’amministrazione comunale.
Il dato più importante che emerge dagli atti relativi al consuntivo, dice, è che i trasferimenti statali e regionali sono diminuiti in modo massiccio. Lo scorso anno questa amministrazione è stata capace di ottenere poco più di un milione di euro che sono quisquilie rispetto ai milioni cui eravamo abituati fino a qualche anno fa. Ciò significa che, oltre a fallire sul piano politico ed amministrativo l’attuale esecutivo dimostra di non avere neanche potere contrattuale. In virtù di una incomprensibile discontinuità politica ed amministrativa, afferma ancora De Vincenti, l’amministrazione è stata capace di dilapidare quanto di buono era stato programmato dalla precedente giunta. Chiederemo al sindaco ed alla maggioranza come mai non sono state completate il palazzetto dello sport, la caserma dei carabinieri, la media Padula e l’ascensore di via Calamo e che fine ha fatto la promessa terapia intensiva.
Durante il congresso l’Udc ha tenuto a precisare, inoltre, alcuni importanti aspetti politici che hanno fugato ogni dubbio. “Non c’è, e se le cose resteranno così non ci potrà essere, alcun dialogo con il Pd e né tantomeno con il Pdl ci sono le condizioni per una riappacificazione.
L’Udc, quindi, da solo ed al centro aspettando magari altre forze moderate.

PUBBLICATO 12/07/2008

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