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Maggioranza sempre più in crisi. Si dimette Lupinacci.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Se la rivisitazione della giunta e la conseguente ridistribuzione delle deleghe, avranno un effetto positivo nell’azione amministrativa, lo si capirà tra qualche mese. Di certo, all’indomani del Coschignano ter, il mini rimpasto ha provocato importanti scossoni politici e la situazione all’interno della maggioranza si è fatta ancora più contorta. Il governo di centro sinistra presenta palesi lacerazioni e contraddizioni frutto di cambi sia all’interno dell’assise che nell’esecutivo. L’entrata in giunta di Manes, già consigliere dello Sdi ma poi aderente al Pd, ha provocato sussulti anche perché il suo ingresso non è stato ben visto da una parte della maggioranza.
Alla fine gli Indipendenti Bomparola e Bruno, che assieme ai cinque del Pd, avevano chiesto una decisiva svolta politica ed amministrativa, sono risultati essere determinati e determinanti, e possono considerarsi i veri vincitori. Il primo cittadino ha dovuto cedere alle loro richieste non curante di creare malumori pur di salvarsi la poltrona e mantenere gli equilibri. Incalzato sia dall’opposizione che dalla sua stessa maggioranza che chiede una imminente verifica, Coschignano continua per la sua strada e glissa sulle risposte politiche. Per far posto a Manes ha rimosso Falco che, essendo il primo dei non eletti dello Sdi, è andato ad occupare lo scranno in consiglio comunale altrimenti di Romano eletto nel Garofano ma ora Pd.
Ha ridimensionato Monaco, togliendoli l’urbanistica e, sebbene gli abbia affidato l’ambiente e le attività produttive, i due consiglieri dei Verdi hanno dichiarato di non voler far parte di questa giunta. Non si capisce, però, se Monaco, che è anche vice sindaco, prende parte o meno alle riunioni di giunta visto che lo Statuto non prevede la sospensione di un assessore. L’esecutivo, quindi, è monco e rispetto al precedente non vede la presenza dello Sdi che ritorna, invece, in consiglio dove il Pd, dunque, perde un posto.
Ed a proposito dei democratici è di ieri la notizia delle dimissioni da capogruppo di Lupinacci. In una lettera motiva la sua scelta; “perché incompatibile con questa maggioranza farò un’opposizione costruttiva.Padula è la candidata numero uno alla sua successione. Ma le sorprese non sembrano finire qui.

PUBBLICATO 19/07/2008

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