Ancora una volta si è assistito in Consiglio Comunale ad una farsa, che sta però assumendo i connotati di un pessimo e mal scritto dramma politico. Mercoledì scorso, 16 luglio 2008, prima della discussione sul rendiconto di bilancio 2007, fotografia di una mancata politica di programmazione e di sviluppo, rivelatore di una assenza di potere politico contrattuale in sede extracomunale, si è assistito all'ennesimo show nelle file della maggioranza.
Un consigliere comunale (Manes) che, per diventare assessore, abbandona il Partito Democratico a cui era approdato da qualche mese proveniente dallo SDI e diventa indipendente; un assessore (Monaco) che viene "ritirato" dal suo partito, i Verdi, perché il suo gruppo consiliare non era informato né ritiene giusto il ritiro della delega all'Urbanistica al proprio assessore; un consigliere di maggioranza che pubblicamente prende le distanze da questo caos (Lupinacci); tre consiglieri di maggioranza (Morrone, Pettinato, Falco), che chiedono dopo l'approvazione del bilancio consuntivo una ulteriore verifica e probabilmente un ulteriore rimpasto di giunta.
Tutto questo avviene sotto gli occhi di un Sindaco il cui cinismo ha raggiunto un livello ormai non più tollerabile.
Forse le comiche finali, prima del grande botto.
A questo punto ci richiamiamo al residuo senso di responsabilità del Sindaco e della sua maggioranza "brancaleone", nell'interesse della città; li invitiamo a darci i loro saluti e a permettere ai cittadini di scegliersi un governo serio ed efficace che faccia uscire il paese dal pantano in cui è stato trascinato in questi tre anni.