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Cronistoria di un esame “sfigato”. (Una faticosa, ma inutile scalata verso il 100)

Luca Antonio Gallo
Foto © Acri In Rete
Sono appena tornato dal Liceo Scientifico e ho davanti a me una striscetta bianca, su cui è scritto il mio voto di maturità: 97/100.
Dovrei essere contento, ormai è finita, ma quanta amarezza mi porto dentro, non per il voto in sé, ma per tutto quello che simboleggia per me.
Esso, infatti, rappresenta la conclusione di cinque anni di studio, durante i quali ritengo di aver adempiuto sempre al mio dovere con molta passione. Proprio per questo ritenevo, non con arroganza ma con pagella in mano, di appartenere al gruppo che, anno per anno, svolgeva i propri compiti con il massimo dell'impegno e, giunto all'ultimo anno, mi ero illuso di poter arrivare al massimo della valutazione.
Ma a questo punto inizia la mia odissea: la scalata verso il 100 ovvero "Cronaca di una morte annunciata".
Vengono affisse le ammissioni con i crediti formativi,sono abbastanza tranquillo… guardo e riguardo con attenzione e mi rendo conto che un inaspettato ed ingiustificato 7 in Fisica (grazie, prof. Bastone!) mi ha impedito di avere gli otto punti di credito previsti per l'ultimo anno. La mia crescita culturale si è arrestata? Ma no …. è stata una svista - mi è stato detto - il consiglio di classe non si è accorto di nulla, si è distratto; probabilmente perché era troppo impegnato a recuperare un punto in più di integrazione per alcuni alunni, che negli anni precedenti avevano avuto un minor rendimento a causa di gravi problemi familiari o personali ("situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente documentate": forse un raffreddore, una tonsillite, un'unghia incarnita…?.... patologie senz'altro molto più gravi della mia mononucleosi, che vi ha tanto terrorizzato!).
C'è stato un errore, ma,come ben si sa, i risultati resi pubblici non possono essere modificati! Ma io,purtroppo,mi ritrovo con 18 punti di credito sia perché la mia crescita culturale si è arrestata ( o è stata arrestata), sia perché ho avuto la fortuna di non vivere situazioni di svantaggio, come è successo invece ai miei compagni.
Con un nodo alla gola e molta amarezza ritorno a casa,mi munisco di calcolatrice, faccio i miei conti e mi tranquillizzo, posso ancora farcela, devo sostenere un buon esame e nelle prove scritte arrivare almeno a 42 punti. Ricomincio a studiare con maggiore grinta e determinazione e affronto le prove scritte. Penso di aver lavorato abbastanza bene e aspetto con ansia il risultato. Finalmente arriva l'altro "grande giorno" : risultato 41/45. Ormai posso arrivare al massimo a 99/100 !
Ma non importa, mi concentro sulla preparazione del colloquio, spero di sostenere un buon esame soprattutto per una mia soddisfazione personale.
Arriva il giorno degli orali, mi sembra di essere andato abbastanza bene (o forse è stata ancora una volta un'illusione?), non so se sono stato brillante o ….quasi brillante, ma non credo di essere stato inferiore agli altri.
Mi aspetta, purtroppo, un'altra amara sorpresa: non sono arrivato nemmeno a 99/100. Per pura combinazione mi sono mancati i due punti di credito scolastico e un punto di bonus agli orali! Con me hanno usato una bilancia di precisione e una calcolatrice supersofisticata, mentre per altri è stata usata la "bacchetta magica", che ha modificato anche votazioni già affisse all'albo dell'istituto ( o forse siamo stati vittime di un'allucinazione collettiva?)
La mia scalata verso il 100 si arresta qui: ci sono andato più volte vicino, ma nessuno mi ha teso la mano per farmi arrivare in cima.
Forse non c'era spazio sufficiente per tutti o forse ……
Prima di chiudere voglio ringraziare i miei docenti per la lezione di vita che mi hanno dato e voglio ricordare loro che gli alunni non sono dei numeri, ma degli individui con grande sensibilità e dignità e che,solo quando si lavora con professionalità e imparzialità, si lascia un buon ricordo. Da parte mia lascio questa scuola con una profonda delusione e con la sensazione di non aver appreso nulla, solo che nella vita bisogna farsi avanti a calci e a spinte.

PUBBLICATO 23/07/2008

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